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Niente super sceriffi per la rete. Sconfitto alla Camera l'emendamento Fava
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di Redazione

Niente super sceriffi per la rete. Sconfitto alla Camera l'emendamento Fava

"La Camera dei deputati ha respinto la norma bavaglio che voleva introdurre un super sceriffo per la rete in grado di rimuovere contenuti saltando la decisione della magistratura e delle autorità competenti. Sarebbe stato un precedente gravissimo che avrebbe aperto la strada ad altri interventi di tipo censorio e lesivi dello stesso articolo 21 della Costituzione". Lo afferma il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti. "Per queste ragioni, a nome di articolo 21 e di tante associazioni che si sono battute contro questa norma, abbiamo chiesto al ministro Moavero di vigilare affinchè provvedimenti di questa  natura non  siano più inseriti in modo surrettizio,quasi di nascosto. Materie simili non riguardano solo i diritti di alcuni, ma i diritti di libertà di tutti e come tali vanno affrontati a viso aperto e con la rilevanza pubblica che meritano.

"Il voto contrario a larga maggioranza sull'emendamento presentato dall'On. Fava (Lega Nord) è l'ennesima sconfitta della strategia della repressione rispetto ai nuovi modelli di fruizione e creazione dei contenuti abilitati dalla Rete". E' quanto dichiara Luca Nicotra, segretario dell'Associazione Agorà Digitale. "La terza sconfitta in pochi mesi. Essa arriva dopo lo stop al regolamento censura sul diritto d'autore di Agcom e l'abrogazione del comma ammazza-Blog e ammazza-Wikipedia contenuto nella legge sulle intercettazioni. Il voto di oggi conferma innazitutto le nuove importanti ed efficaci possibilità di mobilitazione che la Rete affida ai cittadini, sempre più determinati a far valere i propri diritti interagendo e se necessario contestando direttamente i propri rappresentanti. Ma è anche il segno che esiste una piccola pattuglia trasversale di parlamentari determinati a difendere i valori di una rete libera e aperta. I dati sullo sviluppo del mercato legale rilasciati oggi dimostrano chela strategia repressiva che ha fermato lo sviluppo della Rete in Italia non ha piu' senso". "E' arrivato il tempo - conclude Nicotra - di una stagione di riforme che promuovano una piu' aperta e innovativa diffusione di contenuti creativi e dei dati delle amministrazioni. Con un nuovo approccio l'Internet Aperta puo' essere un volano di sviluppo, anche tramite la nascita e la crescita di nuove ed innovative imprese.
 
Una vittoria della libertà. Commenta così il futurista (webmagazine, settimanale e da qualche giorno anche quotidiano, diretto da Filippo Rossi) il “no” della Camera al bavaglio al web. L’Aula infatti rigetta la norma introdotta in commissione su iniziativa della Lega grazie all’approvazione di sei identici emendamenti soppressivi, che hanno cancellato in questo modo il discusso articolo 18 del testo. Hanno votato contro Pdl, Idv, Fli, Api, Pd e Udc. A favore solo la Lega. Il provvedimento riallinea l’Italia all’occidente, in quanto ripristina una situazione di normalità sul diritto d’autore in rete. Nelle scorse settimane deputati e senatori di quasi tutti i gruppi (Fli, Gruppo misto, Idv, Pd, Pdl e Radicali) hanno presentato alla Camera emendamenti volti ad abrogare tale norma che, in contrasto con le direttive europee, vuole obbligare i siti web a controllare preventivamente i contenuti pubblicati dagli utenti, rimuovendoli in base ad una semplice segnalazione di una parte interessata. Una battaglia per la libertà che in questo sussulto del Parlamento trova confortante sponda. Nella consapevolezza che la difesa dei valori di una rete libera e aperta deve essere una priorità.


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