di redazione*
In Emilia Romagna le intimidazioni nei confronti dei giornalisti non sono cominciate con le minacce di morte a Giovanni Tizian, che alla vigilia di Natale del 2011 è finito sotto scorta per alcune inchieste sulle infiltrazioni del clan camorristico dei Casalesi nel territorio di Modena. Il suo caso è uno dei più gravi di questi ultimi anni e ha ottenuto buona visibilità sulla stampa nazionale, o almeno su una parte di essa. Ma solo alcuni hanno ricordato che in Emilia Romagna altri giornalisti subiscono intimidazioni più o meno gravi, tali da rendere difficile il lavoro di raccolta e di diffusione di informazioni importanti per i cittadini. Per offrire un quadro della situazione, in queste pagine si riepilogano gli episodi di intimidazione che Ossigeno ha documentato nella regione fra il 2010 e il 2011 e che saranno illustrati nel Rapporto Ossigeno 2011 in via di elaborazione.
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Il 29 gennaio a Bologna nella Sala Farnese di Palazzo d’Accursio Ossigeno ha organizzato il convegno “I giornalisti con Giovanni Tizian contro le mafie”. Hanno partecipato il sindaco Virginio Merola, la vice presidente della Regione Simonetta Saliera, il procuratore aggiunto di Modena Lucia Musti, oltre a Giovanni Tizian e Alberto Spampinato. La manifestazione è stata promossa insieme all’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna, con la partecipazione dell’Associazione Stampa Emilia Romagna, ell’Ordine nazionale dei Giornalisti, della FNSI, di Avviso Pubblico, Libera, Premio Ilaria Alpi, Politicamente Scorretto, Casalecchio delle Culture, “Gli amici di Alberto”, con la collaborazione del Comune di Bologna.
*tratto da http://www.ossigenoinformazione.it