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La memoria della Liberazione non si tocca
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di Andrea Liparoto*

La memoria della Liberazione non si tocca

Il Sindaco di Pecorara (PC), Franco Albertini, ha ritirato il provvedimento che cancellava Piazza 25 aprile.
Una vittoria importante, frutto del lavoro appassionato di tanti, e voglio qui ricordare il contributo generoso e prezioso di Articolo 21.  Una vittoria che, però, sarebbe stata irraggiungibile senza il supporto di migliaia di cittadini sensibili e responsabili i quali, rispondendo all’appello dell’Anpi, hanno lanciato un messaggio ben preciso: la memoria della Liberazione non si tocca. Non si toccano la giustizia, la libertà, la pace, valori per cui partigiani, antifascisti, deportati, militari, patrioti,  gente comune hanno sacrificato la vita. 25 aprile non è un nome qualsiasi per una piazza, è il loro nome, la loro coscienza, la loro ansia di futuro.  E’ rivivere una storia, sentire i nervi di una lotta sacrosanta, fissare il senso di una responsabilità collettiva.  Un patrimonio incomparabile per tutti gli italiani, per lo stesso Sindaco di Pecorara e la sua giunta che invitiamo a valorizzarlo, da domani. Li sorprenderà il suo potere di presa civile, di entusiasmo, di spinta ad un cammino “costituzionale”, verrebbe da dire, l’unico possibile se vogliamo vivere in un sistema realmente democratico.
Sì, signor Sindaco, la invitiamo a farlo. Tra l’altro, è un suo dovere.


 
*Anpi Nazionale
  


L'appello dell'ANPI sottoscritto da cittadini e associazioni 

Al Sindaco Franco Albertini
Comune di Pecorara (PC)
Signor Sindaco,
la cancellazione di Piazza 25 Aprile offende la memoria di quanti, partigiani,
patrioti, antifascisti, militari, deportati, gente comune hanno combattuto e
sacrificato la vita per la Liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista e
dall’occupazione nazista.
La memoria è un dovere per le istituzioni e per chi le rappresenta, in primis i
sindaci. Dalla Resistenza è nata la Costituzione. Su di essa si fonda la
democrazia e il futuro del Paese.
Signor Sindaco,
per tutto ciò chiediamo l’immediata revoca del provvedimento e il ripristino di
Piazza 25 Aprile.
Anpi – Presidenza e Segreteria Nazionale

Per aderire all'appello basta inviare una mail a ufficiostampa@anpi.it


A Pecorara, comune della provincia di Piacenza, luogo simbolo della Resistenza al nazifascismo, il sindaco Franco Albertini ha cancellato Piazza 25 aprile. Un affronto a quanti hanno sacrificato la loro vita per la libertà, alla Costituzione della Repubblica, nata dalla Resistenza, all’Italia tutta, che su queste radici ha costruito la democrazia. Un affronto che non ha assunto il dovuto rilievo nazionale, fatto che denunciamo con forza:  è in corso un attacco senza precedenti ai valori e ai principi che  fondano la nostra convivenza civile, la nostra Repubblica.  Chiudere gli occhi è irresponsabile. L’Anpi, Associazione nazionale partigiani d’Italia, nel richiamare tutti  i democratici ad associarsi alla sua denuncia e a mobilitarsi con opportune iniziative, chiede l’immediata revoca di questo vergognoso provvedimento. 

* Anpi - Comitato Nazionale
Anpi - Comitato Provinciale di Piacenza

“Raccogliamo e facciamo nostro l’appello dell’Anpi e chiediamo a tutti i media nazionali di illuminare a giorno questa vicenda che non può essere derubricata a fatterello marginale perché questo è un episodio non isolato ma corrisponde purtroppo allo spirito dei tempi, alla volontà di spiantare il ricordo del 25 aprile e dileggiare la resistenza e l’unità antifascista che sono valori fondanti della nostra Costituzione”. Lo affermano Giuseppe Giulietti e Federico Orlando, portavoce e presidente di Articolo21. “Chiediamo ai media di raccontare questa vicenda e di non cancellarla e siamo sicuri che il ministro degli Interni vorrà vigilare e fare tutti i passi affinché questo scempio non si compi. Articolo 21 ha deciso di invitare all’assemblea nazionale di Acquasparta che  si terrà il 22-23-24 gennaio i rappresentanti dell’Anpi per concordare opportune iniziative”.


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