di Redazione
Conclusione tragica di un blitz nigeriano e britannico: morti gli ostaggi sequestrati il 12 maggio 2011, l'italiano Franco Lamolinara e l'inglese Cristopher Mc Manus. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato alla signora Lamolinara un sentito messaggio di cordoglio. Rosa Calipari: come mai le autorita' italiane in Nigeria, o eventuali operatori d'intelligence presenti nel Paese africano, non sono stati coinvolti nella decisione di compiere il blitz?
Conclusione tragica di un blitz nigeriano e britannico: morti gli ostaggi sequestrati il 12 maggio 2011, l'italiano Franco Lamolinara e l'inglese Cristopher Mc Manus.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato alla signora Lamolinara il seguente messaggio di cordoglio: 'Vorrei esprimere, a lei e a tutta la famiglia, la mia affettuosa vicinanza in questo momento di profondo dolore per la tragica perdita di suo marito Franco, vittima di brutale violenza al termine di un lungo e sofferto sequestro. Suo marito apparteneva alla schiera degli italiani che fanno onore al nostro paese, portando in tutto il mondo il meglio dell'operosa creativita' ingegnieristica. Ora, di fronte a questa vita spezzata, l'Italia si stringe in un moto di commossa solidarieta' di cui mi faccio interprete a nome delle istituzioni e dell'intero Paese'.
Rosa Calipari, vicepresidente del gruppo dei Deputati democratici, esprime dolore per la morte dell'ingegnere Franco Lamolinara e profonda solidarieta' e vicinanza alla sua famiglia. La deputata del Pd sottolinea inoltre che "dalle prime notizie sulla tragica operazione sembrerebbe che, nonostante la presenza di un ostaggio italiano da lungo tempo nelle mani dei rapitori, il nostro Paese sia stato avvertito solo successivamente del blitz e che la tempestivita' dell'azione condotta dalle forze nigeriane e britanniche sarebbe stata obbligata dal rischio per la vita dei due ostaggi, Lamolinara e il britannico, Chris McManus.
Ci chiediamo come mai le autorita' italiane in Nigeria, o eventuali operatori d'intelligence presenti nel Paese africano, non siano stati coinvolti nella decisione di compiere il blitz, una scelta che richiede rapidita' ma presenta sempre altissimi rischi".