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Quando i nodi vengono al pettine
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di redazione

Quando i nodi vengono al pettine

La notizia pubblicata oggi dal sito di Repubblica sembra confermare i rischi che in questi giorni sono stati paventati da diversi soggetti rispetto alla conversione in legge del decreto 195/2009, attraverso il quale si sancisce la nascita della Protezione civile Spa. L'Ingegner Balducci, presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, è stato arrestato questa mattina nell'ambito dell'indagine dei carabinieri del Ros sugli appalti per la realizzazione delle opere in occasione del G8 alla Maddalena nel 2008. Insieme a Balducci sono finite in manette altre 3 persone, 10 risultano indagate, raggiunto da un avviso di Garanzia anche lo stesso Commissario Bertolaso. Abuso d'ufficio e corruzione le le accuse formulate. Eppure era stata la stessa Protezione civile, in un comunicato diramato a fine dicembre 2008 e indirizzato all'Espresso ( in seguito alla pubblicazione di un'inchiesta sull'argomento) a precisare: “... il Dipartimento della Protezione Civile precisa che l'ingegner Angelo Balducci non è un proprio dirigente, ma è il Presidente del Consiglio Superiore Lavori Pubblici, presso il Ministero delle Infrastrutture, quindi la massima autorità istituzionale in materia di appalti e di realizzazione di opere per conto dello Stato... come riportato anche dall'articolo del settimanale, è stato realizzato un preciso percorso anche per i controlli di legittimità degli atti e della procedure che, come sempre accade nelle attività della Protezione Civile Nazionale, rafforza il controllo contabile che è sempre stato svolto dalla Corte dei Conti...”
Controllo, che con l'attuale decreto diverrà nei fatti sempre più lontano...
Oltre a proporre di seguito i materiali prodotti in questi giorni, riproponiamo un articolo pubblicato su questo stesso sito in merito agli appalti per i lavori alla Maddalena.

Il G8 a L'Aquila? Domande da porsi 
di Nello Trocchia (Econews) (*)
 


Il G8 si terrà all’Aquila. L’annuncio è arrivato da Silvio Berlusconi, presidente del consiglio, nel corso del consiglio dei ministri che ha stabilito le risorse da destinare all’Abruzzo. Il vertice dei grandi, che si terrà nel luglio prossimo, diventa strumento di propaganda, tra annunci e colpi di scena. Le opposizioni, impreparate, hanno abbozzato una timida reazione, incomprensibile. Le domande, su questo annunciato spostamento, sono molte.
La prima riguarda il capitolo finanziamenti. Secondo il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, con lo spostamento, si risparmieranno 220 milioni. E’ la finanza creativa applicata alle tragedie. Oltre ai soldi ancora da spendere, ci sono quelli già spesi, che Berlusconi non nomina e nessuno ne chiede conto, neanche la bromurizzata opposizione. Ci aveva pensato Altero Matteoli, ministro delle infrastrutture, prima del consiglio dei ministri, che spiegava: “Non mi sembra assolutamente plausibile l'idea di spostare a L'Aquila il G8 fissato per quest'estate in Sardegna. Con quello che è stato speso, anche per volontà del precedente governo, mi pare difficile che oggi possa essere spostato. Francamente credo che sia difficile, a meno che qualcuno ci dimostri il contrario”. Cosa ne sarà delle strutture ricettive, degli alberghi, finiranno in mano ai privati? C’è il rischio di un intervento della Corte dei Conti, denuncia il deputato dell’Idv Federico Palomba. Opere costruite dai soliti noti ( anche ditte della presidente degli industriali Marcegaglia), con l’italico lievitamento dei costi. I lavori avviati, con palesi conflitti di interesse e sfruttamento della manodopera, ci sono costati anche una procedura di infrazione da parte dell’Ue. La Commissione europea, nel marzo scorso, ha deciso di inviare all'Italia un secondo richiamo nell'ambito della procedura d'infrazione sui rischi per l'ambiente legati ai lavori previsti alla Maddalena. Bruxelles inviando a Roma un 'parere motivato', secondo passo ufficiale della procedura d'infrazione, anticipava un eventuale deferimento davanti alla Corte di giustizia dell'Ue. Ora come d’incanto si sposta tutto. 
La seconda domanda riguarda la strategia di imbonimento. E’ vero Berlusconi è il più grande piazzista italiano, come asseriva Montanelli. Quante volte e quante città hanno accarezzato il sogno di ospitare il prossimo G8? Tante. La Maddalena, ora l’Aquila, ma anche Napoli. Nel luglio 2008, durante la campagna stampa sulla presunta soluzione alla crisi rifiuti in Campania, Silvio Berlusconi annunciava: “Sto coccolando il sogno di un G8 a Napoli. Il g8 in questa città potrebbe rilanciarla, occasione unica per attirare l’attenzione degli stati esteri”. Alla fine, in un paese con la memoria corta, tra qualche anno Berlusconi potrà dire di aver tenuto il G8 un po’ ovunque. 
La terza riguarda la sicurezza. Il g8, come annunciato in una conferenza stampa di Berlusconi del dicembre scorso, ‘diventerà il secondo giorno g14, il terzo giorno g20’. Le delegazioni che arriveranno in Abruzzo saranno composte da migliaia di persone. Dove saranno accolte? In quali alberghi? E i giornalisti? Ne erano previsti oltre 4 mila. Di quelli, forse, si potrà fare pure a meno, basta una telecamera a reti unificate. Ma per i giornalisti stranieri? Le delegazioni, dei paesi invitati al vertice, da mesi verificano l’avanzamento dei lavori, gli standard di sicurezza, come annunciava Guido Bertolaso, commissario delegato al vertice, fino a qualche giorno fa. “Certo non mancano le difficoltà di mettere in piedi un evento a cui parteciperanno, tra presidenti, delegazioni, forze dell'ordine e giornalisti, oltre 25mila persone”. 25 mila persone ora vanno all’Aquila? L’idea di spostare il vertice sarebbe stata ispirata da Guido Bertolaso, il capo della protezione civile e incaricato di risolvere le emergenze e l’organizzazione dei grandi eventi di mezza Italia.
Guido Bertolaso è l’uomo ovunque, buono per ogni stagione climatica e politica. Dagli incendi alle alluvioni, dalla Sars ai terremoti, dal G8 ai vulcani delle Eolie, dai rifiuti alle aree archeologiche di Roma. Proprio Bertolaso aveva rassicurato tutti nel novembre scorso: “Il vertice si terrà a la Maddalena, non esistono altre sedi”. Ora la decisione di spostare il vertice. Come finirà questo nuovo spot di governo?

 


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