di redazione
Il giornalista di Televideo Rai Nello Rega - autore del libro "Diversi e divisi" (edizioni Terra del Sole), sulla convivenza tra cristiani e islamici - ha ricevuto altre due lettere contenenti minacce e proiettili, una recapitata all'indirizzo della madre, a Potenza, l'altra alla Pro loco di Gallicchio (Potenza), dove Rega ha presentato la sua opera due settimane fa e dove è attivo un comitato di solidarietà verso di lui. Da quando ha pubblicato il libro sono già cinque le lettere con proiettili e minacce ricevute dal giornalista, secondo quanto precisato da lui stesso. Nella lettera recapitata alla madre, che nel pomeriggio Rega ha consegnato ai Carabinieri, a Potenza, vi sono due proiettili e un testo scritto al computer, con ripetute minacce di morte e l'invito a non comparire in trasmissioni televisive. "Ringrazio di nuovo i Carabinieri per l'attenzione con la quale stanno seguendo la mia vicenda - ha detto all'ANSA Nello Rega - ma vorrei che lo Stato mi tutelasse meglio, dando così maggiore tranquillità a me e alla mia famiglia". (Fonte Ansa).
"Le nuove minacce di morte, rese note a Potenza, al giornalista Nello Rega di Televideo Rai ripropongono il problema di scoprire mandanti ed esecutori di questo tentativo di imbavagliare con la violenza una voce libera dell'informazione." Così interviene sulla vicenda Alberto Spampinato, direttore di Ossigeno per l'informazione. "Ripropongono inoltre l'esigenza di rafforzare senza ulteriori indugi le misure di sicurezza per garantire l' incolumita' personale del minacciato. Avevamo gia' segnalato questa esigenza settimane fa, dopo le prime serie minacce. Ribadiamo con forza questa richiesta. Non puo' essere consentito a nessuno, tantomeno a sedicenti estremisti sciiti libanesi o a chi si nasconde dietro questa sigla, di decretare impunemente sul territorio italiano minacce di morte contro chiunque, tantomeno contro un giornalista. Il caso Rega purtroppo non e' isolato, si aggiunge a decine di altri casi di giornalisti minacciati da mafiosi, criminali e prepotenti di ogni risma che usano la violenza per limitare la liberta' di espressioe ed oscurare notizie di fondamentale importanza per l'opinione pubblica. Un grave fenomeno su cui richiamiamo l'attenzione di tutti i cittadini."