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Da tutti i Tg un abbraccio a Raimondo. L’umorismo di Fede sulle tensioni politiche non ci consola
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di OSSERVATORIO TG ARTICOLO 21

Da tutti i Tg un abbraccio a Raimondo. L’umorismo di Fede sulle tensioni politiche non ci consola

I TITOLI DEI TG DEL 15 APRILE 2010 -Tutti i telegiornali di oggi nei loro titoli hanno ricordato Raimondo Vianello. Tuttavia per le aperture ci sono stati dei cambiamenti a mano a mano che arrivavano notizie da Montecitorio sul nuovo scontro all’interno della maggioranza di governo tra i due leader del Pdl, Berlusconi e Fini. Vediamo di analizzare questa evoluzione.

Alle 18.30 Studio Aperto da il via al suo notiziario con una copertina sul grande showman della televisione italiana scomparso oggi, corredata solo da immagini e sottofondo musicale. Subito dopo lancia un breve inserto con le prime notizie sull’incontro tra il presidente del consiglio e presidente della camera. Per cui nella sequenza dei titoli, che vi proporremo tra poco ascolterete soltanto questo inserto.

Alle 18.55 il Tg4 apre con Vianello, mentre nei titoli, per quanto riguarda la politica, parla della fitta agenda del premier con  priorità per la riforma della giustizia e delle intercettazioni. Solo durante il telegiornale con un po’ d’insofferenza per quelli che chiama i voli pindarici dei giornalisti, a proposito delle prime notizie sulle divergenze tra Berlusconi e Fini, legge un’agenzia con le dichiarazioni di Fini, sottolineando quella parte delle dichiarazioni dell’ex leader di An in cui dice che il governo ha avuto l’investitura dagli elettori quindi deve andare avanti per tutta la legislatura. In questo modo ha voluto tranquillizzare tutti,  facendo capire che non ci sono problemi all’interno della maggioranza. Ci vien da dire che questa è stata una gag degna del miglior Vianello. Proprio di Emilio Fede oltre che del ricordo di Vianello parleremo nello spazio commento con il giornalista de la Repubblica Michele Serra.

A partire dal Tg3 delle 19, proseguendo nella nostra osservazione, tutti gli altri telegiornali aprono con l’incontro di Montecitorio, ad eccezione del Tg1 che mantiene in apertura la morte di Raimondo Vianello e del Tg La7 che dedica all’argomento la copertina.    
Un’ultima segnalazione è sempre per il Tg de La7 il quale, prima di dare il via ai servizi, lancia il sondaggio del giorno basato sulle parole contenute nel messaggio che il Presidente della Repubblica ha inviato al convegno sulle donne in tv, in cui stigmatizza il degrado dell’immagine della donna nei media. Ottima scelta su un importante argomento quasi per niente trattato oggi.

  • ASCOLTA L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 15 APRILE 2010
  • ASCOLTA L'ANALISI DEI TG DEL 15 APRILE 2010
  • ASCOLTA IL COMMENTO DEI TG DEL 15 APRILE 2010
  • LEGGI L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 15 APRILE 2010
  • Il Commento: Michele Serra, Giornalista La Repubblica
    (intervista di Alberto Baldazzi)

    Una definizione per l’umorismo di Raimondo Vianello che, purtroppo, non c’è più.
    “Sull’umorista, un fuoriclasse assoluto. Sull’umorismo, massimo risultato con il minimo sforzo. Un aplomb, uno stile, una semplicità assolutamente formidabili.  Però, sotto sotto, una ferocia fredda, notevolissima. Non era un umorista leggero, era un umorista feroce, diretto. Uno molto bravo, sul quale bisognerebbe fare un paio di tesi di laurea  chiedendosi che cos’è la satira di destra. Ecco, secondo me Vianello è stato il vero prototipo della grande satira di destra, anche se la destra non se ne è  forse neanche accorta”

    Il suo umorismo duro e il suo aplomb anglosassone, interrogano anche la televisione di oggi
    “Ovviamente se ne distacca moltissimo, perché c’è la sua proverbiale eleganza. E il suo cinismo assoluto, per questo dico che lui era una grande umorista di destra. Aveva sull’uomo uno sguardo molto pessimista. C’era questo distacco da ogni coinvolgimento sociale, da ogni impegno emotivo, che erano tipicamente di destra; ma lo erano con risultati assolutamente eccellenti. Era a suo modo totalmente al di sopra, non al di sotto della mischia. E adesso è molto difficile trovare quel tipo di stile; quella capacità di ferire di mettere in ridicolo, senza mai alzare il tono, senza mai dire una parolaccia. Veramente un grandissimo”

    Se ne è andato uno di classe. Passando ad un altro argomento ampiamente trattato da quasi tutti i  tg di questa sera, ovvero il braccio di ferro tra fini e Berlusconi, e ad  un altro personaggio – non vorrei che il parallelo risultasse irrispettoso -  ci possiamo consolare con il fatto che Emilio Fede - che questo braccio di ferro l’ha smentito - ,  è ancora tra noi?
    “ Ma povero Fede!  Fede è talmente involontario nel suo umorismo che  non vale la pena infierire; di fronte ad una notizia imbarazzante sprizza imbarazzo da tutti i pori. Come dire, non è neanche un uomo di mondo, povero Emilio; mentre Vianello lo era e come!.Anche perché  forse se ne fregava; la sua forza era quella; si sentiva sempre da un’altra parte rispetto a quello che succedeva. Questo magari dal punto di vista politico ci può condurre a qualche critica nei suoi confronti; dal punto di vista artistico lo portava a risultati formidabili. Vianello era sempre sostanzialmente al di sopra degli eventi. Fede forse è leggermente al di sotto degli eventi. Quindi dobbiamo rispettarlo ed aiutarlo”


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