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di Ambra Murè
Conclusa nel modo migliore la vicenda dei 3 cooperanti italiani di Emergency arrestati in Afghanistan, nuovi dubbi si addensano ore sul futuro dell’ospedale che l’associazione ha gestito fino a qualche giorno fa a Lashkar-gah. Indiscrezioni giornalistiche parlano di un accordo tra Roma e Kabul: la chiusura della struttura sanitaria, l'unica gratuita della zona, sarebbe stata la condizione per la liberazione dei nostri connazionali. Emergency smentisce: “Non siamo a conoscenza di nessun tipo di accordo. I nostri operatori sono stati liberati perché non colpevoli". Quel che è certo, e Gino Strada l’ha ribadito più volte, è che la presenza di Emergency nella provincia di Helmand, dove la Nato sta conducendo una dura operazione militare contro i talebani, non è ben vista. Ne è convinto anche Pino Arlacchi, eurodeputato dell’Italia dei valori.
Ascolta l'intervista a Pino Arlacchi
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