di Stefano Corradino
"Sono molto contenta, era quello che volevamo, mi hanno appena telefonato per dirmelo e sono davvero estremamente felice". Così Fiorella Mannoia pochi minuti dopo aver appreso la notizia, commenta a caldo ad Art.21 la liberazione dei tre operatori di Emergency. Lei, insieme a tanti altri artisti era a piazza San Giovanni ieri. "Eravamo in tanti, oltre 50mila persone, molte per una mobilitazione organizzata in 48 ore. Questo dimostra che la gente ha creduto all'innocenza dei tre medici, ha creduto ad Emergency!"
Fiorella, i tre operatori di Emergency sono finalmente liberi
Sono molto contenta, era quello che volevamo, mi hanno telefonato per dirmelo e sono davvero estremamente felice.
Ieri tu, insieme a molti altri artisti eravate a piazza San Giovanni a far sentire la vostra vicinanza ad Emergency
Eravamo in tanti, oltre 50mila persone, tante per una mobilitazione organizzata in 48 ore. Questo dimostra che la gente ha creduto all'innocenza dei tre medici, ha creduto ad Emergency
C'erano solo le bandiere bianche in quella piazza gremita
Giusto che fosse così perchè non è corretto dare ad Emergency alcuna connotazione politica.
Quali strascichi si porta dietro questa vicenda?
Oggi è il momento della gioia, domani discuteremo del resto, come ad esempio del tema dell'ospedale. Resterà aperto? Chiuderà? Questo è l'altro nodo da sciogliere.
Già due anni fa alcune organizzazioni, tra cui Articolo21 ha proposto il Nobel per la pace per Gino Strada
Se lo meriterebbe tutto, lui e tutti coloro che operano in queste zone di guerra e salvano la vita delle persone senza guardare a quale razza, quale religione o quale bandiera politica appartengano
I tre operatori italiani di Emergency, Marco Gratti, Matteo dell'Aria e Matteo Pagani, arrestati sabato scorso dalle autorita' afghane sono tornati in liberta'. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri, Franco Frattini. Articolo21 lo aveva anticipato qualche ora prima dopo aver appreso la notizia dell'accordo con il Ministero degli Esteri che attraverso l’inviato speciale Massimo Iannucci si era fatto relatore di una proposta accettata dall’Amministrazione Afgana. A quanto ci risulta i servizi segreti non hanno potuto indicare a tutt’ora nessuna prova a supporto delle pesanti accuse e ciò ha convinto il Presidente Karzai a fare in modo che il rilascio avvenisse immediatamente.
"Articolo21 - sottolineano il portavoce Giuseppe Giulietti e il direttore Stefano Corradino - esprimendo grandissima soddisfazione per la notizia si augura che adesso i tre operatori siano restituiti ai loro familiari e al loro lavoro. E ora si dia voce e volto ai sequestrati e si svelino tutte le balle politiche e mediatiche che ci sono state raccontate.