di Simone Luciani
Sono le 19.35 del 9 febbraio 2009: Eluana Englaro è morta. Sono trascorsi 5750 giorni da quando la donna perse per sempre la coscienza e il contatto col mondo: in una struttura di Udine un gruppo di medici e infermieri ha sospeso, da alcuni giorni, la nutrizione e l’idratazione artificiali che la mantenevano, contro la sua volontà, in stato vegetativo. A più di 600 chilometri, in Senato, si sta discutendo una ‘leggina’, ultimo atto di una strategia per bloccare definitivamente la battaglia che suo padre Beppino sta conducendo da anni perché la volontà di Eluana sia rispettata. Da qui parte La vita senza limiti (Rizzoli), il nuovo libro di Beppino Englaro, scritto con la giornalista del TG1 Adriana Pannitteri –e i cui proventi andranno interamente all’Associazione Per Eluana, che si batte per la libertà di cura-, che ci racconta un punto di vista ancora inesplorato: quello dell’intimità di Beppino, che nel corso di tutta la vicenda ha sempre preferito nascondere le sue sensazioni, le sue emozioni e i suoi pensieri più profondi in favore delle ragioni della sua battaglia.
Ascolta l'intervista di Simone Luciani a Beppino Englaro