di Babel
Non câ??è legge Biagi che tenga. Il personale occasionale e precario viene sempre più stressato e sfruttato dai datori di lavoro del momento. Ne sa qualcosa lâ??attuale Direttore Generale della Rai Flavio Cattaneo che proprio in queste ore ha ricevuto lâ??annuncio di imminente licenziamento dal suo dante causa , ossia il presidente del consiglio. I Berluscones di Viale Mazzini non fanno velo al disegno del capo :ottenere quanto prima le â??spontaneeâ? dimissioni dellâ??infedele Cattaneo e sostituirlo con il prode Meocci. Lâ??unico del quale ci si fidi ad Arcore . Un disegno strategico che mira a salvaguardare ,prima ancora del primato politico , come al solito la cassa della fabbrichetta di famiglia, ossia Mediaset. Cattaneo, nonostante lâ??ossequio agli editti bulgari e che, nel presente, continui ad assicurare il più totale controllo governativo su ogni responsabilità aziendale, è ormai ritenuto un irregolare, un libero pensatore che sparge il verbo dellâ??anarchia. Al severo giudizio dei ragionieri del cavaliere è infatti il comportamento del Direttore generale non è apparso in armonia con il valore più caro della famiglia Berlusconi: il fatturato proprio. Lâ??incrinatura creatasi con la decisione dei â??pacchi â?? , il gioco serale con il quale Bonolis ha duramente colpito il fatturato pubblicitario dellâ??ammiraglia concorrente, che lo stesso Cattaneo definisce con i suoi più intimi collaboratori un â??puro colpo di culoâ?, è diventato un cratere. Il colpaccio sui diritti del calcio ha definitivamente rotto ogni solidarietà dellâ??entourage berlusconiano con il DG. â?? se se ne va adesso-spiegano i gli ex dipedenti mediaset che lavorano in distacco al settimo piano di Viale Mazzini- puù sperare in qualche reincarico in autunno, altrimenti ritornerà alla Fiera di Milano come visitatoreâ?.
Di conseguenza la querelle sul presidente in corso nellâ??anticamera di Siniscalco diventa solo un complemento di questa partita. Chi è il presidente che può perfezionare lâ??insediamento di Meocci ? questa è la bussola che è stata consegnata al ministro del tesoro. In base alla risposta si dovrà procedere. Lâ??interregno di Curzi, o la nomina di Petruccioli possono essere ratificate solo se, precedentemente sarà garantito lâ??insediamento del prestigioso manager multimediale voluto da Berlusconi. Altrimenti la guerriglia continua e lâ??attuale consiglio si troverà , di fronte , perdurando lâ??indisponibilità dellâ??opposizione ad avallare il baratto del presidente con Meocci, le dimissioni di Cattaneo. Un fatto che lo costringerà o a concordare con lâ??azionista, sempre il mite Siniscalco, la nomina dellâ??ex commissario dellâ??Agcom, come chiede Urbani, o ad assegnare un interim a qualche succedaneo come lâ??attuale direttore del personale Comanducci o lâ??anziano Gorla. Rispetto ad entrambi persino Meocci rischia di assumere la personalità autonoma di Spartaco.
Affinché non ci siano dubbi sulla risolutezza del disegno berlusconiano è scattata anche lâ??operazione di esproprio dei diritti sul calcio nazionale. Infatti la Lega Calcio, presieduta da quellâ??appasionato tifoso al di sopra di ogni sospetto che risponde al nome di Adriano Galliani, ha oggi fatto repentinamente sapere che i diritti sul campionato di calcio ,per i quali si stava definendo lâ??accordo con la Rai, verranno messi improvvisamente allâ??asta. Unâ??asta annunciata questa mattina venerdi 22, e i cui termini scadranno improrogabilemente alle 12 del martedì. Proprio nel giorno e allâ??ora in cui era stato convocato il consiglio di amministrazione dellâ??azienda pubblica che avrebbe docuto ratificare lâ??intesa con la Lega. E nonostante che la legge preveda che nessuna asta pubblica possa avere dei termini inferiori a quattro giorni lavorativi. Siamo allâ??orgia del conflitto dâ??interesse. Dove ormai ogni ritegno è rimosso, e dove si intende procedere con la clava dei colpi di mano.Non rimane dunque , per la platea dei lavoratori e dei cittadini del servizio pubblico,che denunciare pubblicamente lâ??ennesimo strappo istituzionale che vede il Presidente del Consiglio strumento dei suoi interessi famigliari. Per non cadere nella doppia trappola del male minore, dove Cattaneo diverrebbe un capo partigiano che guida la resistenza contro i repubblichini di Salò, e , successivamente, la nomina di Meocci sarebbe addirittura salutata come la mossa che almeno ha potuto sbloccare la situazione dando comunque un vertice allâ??azienda. La pacchianeria dellâ??avversario non deve costringerci a degradare anche i nostri obbiettivi: avere una rai sovrana ed autonoma è innanzitutto una conquista per il sistema paese, il suo sviluppo economico ed industriale, ottenere il ripristino della libertà e trasparenza è solo il presupposto per dare al paese un occasione in più per non essere gregario nella società della comunicazione. Due obbiettivi che non possono essere messi in ombra dalle miserie di Casa Berlusconi. Eâ?? questo il caso che fare bene è meglio che fare comunque.