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1 Maggio 2010 Rosarno città simbolo
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di Giulia Fresca

1 Maggio 2010 Rosarno città simbolo

La festa dei lavoratori nella terra dove il lavoro non c’è. Potrebbe sembrare una provocazione eppure il 1° maggio di Rosarno si svolgerà all’insegna del simbolismo intorno ai tre temi centrali che traineranno la manifestazione promossa dai sindacati “Lavoro, legalità e solidarietà”.  È tutto pronto, ad iniziare dal tragitto che prenderà il via da quel quartiere ormai fantasma della Rognetta, anch’esso un simbolo ma del degrado, l’abbandono, l’intolleranza, la schiavitù. Dopo quei drammatici giorni, i controlli, le fughe, l’eco sulla stampa, le manifestazioni, le recriminazioni e le difese ecco che gli immigrati sono tornati. «Le condizioni di vita e di accoglienza non sono diverse però – ha detto il parroco don Pino De Masi, responsabile dell’Associazione Libera –e, partire dai tre temi centrali che i sindacati hanno indicato, significa ripartire da un modo nuovo parlare di lavoro, legalità e solidarietà in una terra dove non può esserci legalità senza lavoro. Parlare di solidarietà il 1° maggio a Rosarno significa che il giorno dopo ci si deve sedere intorno ad un tavolo per pensare a soluzioni che portino nuove condizioni di vita tutelando i diritti di tutti, immigrati e non». Alla manifestazione saranno presenti i tre segretari generali nazionali Epifani, Bonanni ed Angeletti. «Sarà un Primo Maggio all'insegna della dignità del lavoro, troppe volte calpestata»ha detto il segretario della Cisl, Raffaele Bonnani, durante la presentazione, nella sede Rai di Viale Mazzini, delle iniziative dei sindacati per la giornata dei lavoratori. «La dignità del lavoro - ha detto il leader Cisl- è stata calpestata da veri e propri atti di schiavismo e sfruttamento bestiale. E' accaduto a Rosarno, ma anche in altri posti come Castel Volturno, o Foggia. Noi quest'anno saremo a Rosarno per ribellarci a queste realtà di sfruttamento del lavoro e di discriminazione degli immigrati che è presente non solo al Sud ma anche in tanti territori del Nord». Il Tg3 seguirà l'evento in diretta da Rosarno dalle 10.15 alle 11.15, attraverso uno Speciale, con l'inviata Carmen Santoro in collegamento da studio con Niccolo' Bellagamba. Rai News 24 seguirà la manifestazione sindacale a Rosarno, con interviste e collegamenti in diretta dal palco ed a Portella della Ginestra (Enna), per la cerimonia organizzata in occasione del Primo maggio dall'Associazione Partigiani d'Italia. Ancora, contributi e servizi sulla celebrazione preparata dall'Ugl a Pomigliano d'Arco. RaiNews seguirà inoltre le varie fasi del Concertone con ampie finestre e interviste ai protagonisti. Ma il valore simbolico della scelta di Cgil, Cisl e Uil di celebrare il Primo Maggio a Rosarno si coglie già dal luogo in cui si svolgeranno i comizi finali della manifestazione. E' Piazza Giuseppe Valarioti, il segretario della sezione del Pci e consigliere comunale ucciso dalla 'ndrangheta l'11 giugno del 1980. E' dall'omicidio di Valarioti che comincia la lunga scia di illegalità che caratterizza la storia di Rosarno e che arriva fino ad oggi, con l'ancora incontrastato dominio delle cosche Pesce e Bellocco e la rivolta nel gennaio scorso degli immigrati africani cui fece seguito la reazione di un gruppo di abitanti del paese, con pestaggi e ferimenti. In quello spazio antistante l'ex fabbrica della Rognetta, dove fino a gennaio erano ospitati trecento immigrati in condizioni igieniche e di sovraffollamento intollerabili, Rosarno inneggerà alla solidarietà nonostante una parte degli abitanti manifesti ancora una certa intolleranza, per scrollarsi di dosso il marchio di "paese razzista”. Qualcosa forse è cambiato e l'unico elemento immutato è il commissariamento del Comune, disposto nel 2008 dopo lo scioglimento dell'ente per infiltrazioni mafiose. Il prefetto Domenico Bagnato, nelle vesti di Commissario straordinario sulla manifestazione del primo maggio esprime gratitudine ai sindacati «per l'attenzione rivolta alla città di Rosarno. Speriamo - aggiunge - che sull'onda delle recenti risposte date dallo Stato, la società rosarnese abbia il coraggio di uscire allo scoperto e di recuperare i valori di solidarietà e legalità che l'hanno sempre contraddistinta».

Primo maggio, rendiamo visibili gli invisibili - di Giuseppe Giulietti / Primo Maggio a Portella della Ginestra: il dovere della memoria, il futuro dei diritti - di Andrea Liparoto* / Chi lo dice che gli invisibili non fanno ascolti? Ieri a Brontolo, di mattina, quasi 500mila telespettatori per la crisi del Polo Chimico di Terni e per la Videocon di Anagni. Più di 6500 lavoratori a casa - di Giorgio Santelli


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