di Massimo Rendina*
Lunedì 19 settembre p.v. la Camera dei Deputati inizierà la discussione per riformare in modo radicale la Costituzione Repubblicana intaccando valori in essa contenuti, emersi nella Resistenza e Guerra di Liberazione, fondamento della democrazia e della convivenza civile, garanzia e stimolo del progresso sociale.
Nella riforma, il federalismo come è disegnato nel fisco, nella scuola, nella sanità e in altri settori della vita pubblica, la trasformazione della Corte Costituzionale in organo della maggioranza, la sottrazione al Presidente della Repubblica della funzione di garante della Costituzione, la perdita di centralità del Parlamento investono infatti i principi inviolabili ed immodificabili, stabiliti nella prima parte della Carta costituzionale.
Pur nel pieno rispetto della sovranità del Parlamento, lâ?? ANPI è chiamata ancora una volta ad esprimere la coscienza critica della nazione a salvaguardia del patrimonio comune , frutto dei sacrifici e della lotta per la libertà del popolo italiano e rivolge pertanto un appello ai partiti, ai sindacati, ai comitati per la Costituzione, alle associazioni e movimenti impegnati nelle opere di solidarietà e del progresso culturale e sociale, perché con la mobilitazione delle coscienze chiedano che non vengano stravolti i principi cardini della stessa democrazia parlamentare, risorgimentali e resistenziali, costitutivi dellâ?? unità nazionale.
* presidente ANPI di Roma e Lazio