di di Gian Piero Orsello
Il 7 settembre scorso, con la partenza da P.zza SS. Apostoli a Roma, sul tir giallo adottato per la sua campagna elettorale, si è iniziato il percorso di Romano Prodi in vista delle primarie del 15-16 ottobre prossimo.
Anche Fausto Bertinotti e gli altri candidati dellâ??Unione hanno cominciato la loro attività in vista delle primarie con una intensa propaganda.
Lâ??importanza delle primarie è del tutto evidente, anche se, per quanto riguarda il ruolo di Prodi alla guida dellâ??Unione ed alla testa della coalizione relativa già il consenso si era espresso in larga misura e da parte di varie componenti dellâ??Unione prima e dopo il lusinghiero risultato delle elezioni regionali.
Lâ??esperimento delle primarie è del tutto innovativo nella realtà italiana per la leadership di un candidato, anche se vi è stata nei mesi scorsi la positiva esperienza delle regionali pugliesi e se è evidente che non si può estendere questa procedura di ovvia partecipazione democratica allâ??indicazione dei candidati in tutti i collegi , come pure è sempre stato coerentemente sostenuto da un punto di vista dellâ??ortodossia democratica da numerosi componenti dellâ??Associazione â??Cittadini dellâ??Ulivoâ?.
Eâ?? pure evidente che le primarie avrebbero avuto un significato anche maggiore per lâ??Unione se si fosse mantenuta anche per la parte proporzionale lâ??unità della Federazione e quindi se si fosse trattato di scelte nellâ??ambito della lista unitaria dellâ??Ulivo.
Eâ?? chiaro che ciascun cittadino voterà liberamente nelle primarie per il candidato preferito nellâ??ambito delle proposte presentate, ma è particolarmente rilevante lâ??interesse di dare il maggior numero di voti a Romano Prodi per rendere il più possibile evidente il suo ruolo di leader della coalizione dellâ??Unione. Ciò vale sulla base dellâ??attuale sistema elettorale e varrebbe anche nellâ??ipotesi non auspicabile di un ritorno al proporzionale â?? che ridurrebbe ovviamente il valore dellâ??esperienza bipolare â?? tenuto conto che lâ??attuale maggioranza per tentare di difendersi da una prevedibile (in ogni caso) sconfitta sembra voglia tentare lâ??assurda strada a pochi mesi dalle elezioni di una riforma elettorale, contro la quale occorrerà reagire in termini durissimi nel Parlamento e nel Paese, con una battaglia ancora più violenta di quella che nel 1953 fu condotta contro la legge-truffa , di cui fece le spese soprattutto il Presidente del Senato dellâ??epoca , Meuccio Ruini, durante la conduzione del dibattito nel Senato della Repubblica.
Per quanto riguarda lo svolgimento delle primarie sarebbe opportuno che si realizzassero quelle forme di impegno diretto, semplice ed innovativo su cui recentemente si è espresso Giuseppe Giulietti, con lâ??enunciazione di una tesi che condivido pienamente in modo da poter mobilitare ogni singolo cittadino allâ??interno della propria realtà geografica e politica.