di Giuseppe Giulietti
da Avvenimenti
Il lifting ha forse attenuato le rughe e le zampe di gallina sul volto di Berlusconi, ma non è riuscito ad ingentilire la sua anima, anzi.
La disperata ricerca della giovinezza è la spia di un uomo ormai segnato dal tempo, incattivito, invilito. Il teorico del partito dellâ??amore ha lasciato il campo ad un cavaliere di ventura che mena fendenti contro tutto e contro tutti.
Il fallimento del suo progetto, la ribellione degli alleati, il tracollo nei sondaggi, stanno trasformando un ex grande comunicatore in un uomo rabbioso e disperato, uno dei più pericolosi che abbiamo.
Berlusconi, infatti, non è un politico, ma un proprietario di tv e di pubblicità . Quando avverte il pericolo, reagisce secondo le modalità tecniche e psicologiche del latifondista, del padrone. In questo momento sta perseguendo il disegno della repubblica presidenziale a reti unificate. Nei prossimi giorni assisteremo, così, ad una campagna mediatica e propagandistica senza precedenti. Berlusconi ci apparirà , di volta in volta, nelle vesti dellâ??allenatore, del giardiniere, del capo, del cantante. Lo farà evitando accuratamente qualsiasi forma di contraddittorio, di faccia a faccia, di confronti con persone reali e libere. Lâ??ex grande comunicatore ha il bisogno di far prevalere lâ??Italia della fiction sullâ??Italia reale, della crisi, della povertà crescente, della distruzione dello stato sociale. Questo schema, politico e mediatico, sarà portato a compimento con eccezionale spietatezza. Le Autorità di garanzia dovranno vigilare, affinché il principio delle pari opportunità , solennemente richiamato dal presidente Ciampi, non sia letteralmente polverizzato. Sotto questo profilo dobbiamo segnalare che, almeno per ora, si registra invece una certa distrazione degli arbitri.
Lo schema dellâ??allenatore-proprietario presenta, tuttavia, evidenti studi tattici e politici. La furia della belva ferita finirà per travolgere anche i suoi alleati, riducendoli a ruote di scorta. La promessa di un nuovo miracolo si scontrerà contro le miserie del presente, verificabili da tutti i cittadini. Lâ??uomo nuovo assomiglierà sempre più ad un vecchio attore, costretto ad accentuare il trucco per nascondere gli implacabili segni del tempo. La sua sconfitta politica, tuttavia, non arriverà né per decreto, né per inerzia, ma solo e soltanto se saremo capaci di fare arrivare nelle case un messaggio comprensibile e con un minimo di passione unitaria.
Lâ??Associazione articolo 21 (www.articolo21.com) chiederà a tutti i candidati di tutte le liste di opposizione, di sottoscrivere una dichiarazione comune che potrebbe suonare, più o meno, così: «I sottoscritti si impegnano, anche nel corso di questa campagna elettorale, a non perdere un secondo del proprio tempo in polemiche inutili o ad insultarsi a vicenda. I sottoscritti, pur candidandosi in liste diverse, si sentono uniti dal desiderio di rispettare la Costituzione, di ripristinare la legalità , di allontanare dallâ??Italia la cultura dellâ??intolleranza e della censura. I sottoscritti, un secondo dopo la conclusione della campagna elettorale, parteciperanno alla stesura di quel progetto comune che dovrà essere la base di quella grande alleanza che ci consentirà di vincere le prossime elezioni politiche e di restituire Berlusconi alla presidenza del Milan e al prossimo festival di Sanremo».