In occasione delle giornate di sciopero proclamate dal sindacato dei giornalisti, in seguito alla rottura delle trattative con gli editori per il rinnovo contrattuale ( venerdì e sabato prossimi si asterranno dal lavoro i giornalisti di quotidiani e agenzie e, pertanto, non usciranno i giornali sabato e domenica; mentre venerdì 7 e sabato 8 settembre non andranno in onda TG e GR di Tv e radio pubbliche e private), il Presidente e il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi e Paolo Serventi Longhi, hanno inviato al Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, la seguente lettera:
Signor Presidente,
â??la Federazione Nazionale della Stampa, il Sindacato unitario dei giornalisti italiani, si è vista costretta a proclamare una serie di scioperi della categoria che, purtroppo, bloccheranno lâ??informazione nei prossimi mesi. Siamo consapevoli della gravità della decisione assunta allâ??unanimità dagli organismi dirigenti del nostro sindacato, specialmente nellâ??attuale difficile e delicata fase della vita sociale, economica e politica del Paese. Come Ella ha più volte avuto modo di osservare, lâ??informazione è un bene prezioso, la cui libertà è garantita costituzionalmente per lâ??insieme dei cittadini italiani e di conseguenza per le Istituzioni. Eâ?? quindi con rammarico che la Fnsi, rappresentativa dellâ??intera categoria dei giornalisti, ha deciso lo sciopero, costrettavi dalla posizione di netta chiusura assunta dalle organizzazioni imprenditoriali degli editori (Fieg), delle emittenti radiotelevisive private locali (Aeranti-Corallo) e dellâ??Agenzia per la contrattazione nel pubblico impiego (Aran). Le tre vertenze contrattuali sono aperte da molti mesi ed abbiamo dovuto constatare lâ??impossibilità di proseguire negoziati che potessero definire meglio un quadro contrattuale rispettoso della dignità della nostra professione, dellâ??indipendenza dei media, della qualità dellâ??informazione, nellâ??interesse di tutti i cittadini. In particolare, il rinnovo contrattuale con la Fieg ha dovuto registrare una posizione degli editori assolutamente antitetica alla piattaforma del Sindacato dei giornalisti, che tende a rafforzare i diritti e le tutele dei giornalisti. La Fnsi ha individuato come asse strategico della propria azione quello di fornire condizioni minime di tutela normativa e di riconoscimento economico per le migliaia di giornalisti che hanno un rapporto di lavoro autonomo e precario, una situazione che riguarda ormai ben oltre il 50% della categoria. Il Sindacato ha anche chiesto norme che consentano di impedire un utilizzo eccessivamente flessibile del prodotto giornalistico esterno alle redazioni, condizione questa che riduce lâ??autonomia dellâ??informazione. Signor Presidente, in considerazione dellâ??alta stima che il nostro Sindacato ha nei confronti Suoi e memori dei costanti richiami al diritto allâ??informazione ed allâ??indipendenza dei giornalisti che Ella ha rivolto alle Istituzioni e al Paese, abbiamo inteso informarLa della situazione venutasi a creare e ci dichiariamo disponibili ad illustrarLe personalmente, e più nel dettaglio, le ragioni della protesta dei giornalisti italianiâ?. |