di l'UnitÃ
11 milioni di italiani sono a rischio povertà . L'allarme arriva dall'Eurostat proprio nel giorno in cui il governo annuncia che negli ultimi tre mesi luce, gas e trasporti hanno pesato sulle tasche dei cttadini del Belpaese dal 5 al 12% in più. Secondo l'istituto di statistica europeo fra i 72 milioni di cittadini Ue che rischiano la povertà , circa 11 milioni sono italiani: cioè il 15%. E anche se i dati dellâ??ufficio di statistica europeo si riferiscono al 2003 lâ??allarme è pesante: il 19% degli italiani vive in famiglie che guadagnano meno del 60% di quanto in media entra nelle casse dei nuclei familiari del paese, mentre a livello europeo la media scende al 16%.
Lâ??Italia dunque è insieme al Portogallo e alla Spagna tra i paesi dell'Unione con il più elevato tasso di rischio povertà , preceduta solo da Slovacchia, Irlanda e Grecia (tutte al 21%). E il rischio potrebbe essere anche più alto senza interventi sociali da parte dello Stato: per dimostrare l'importanza del Welfare, Eurostat ha calcolato infatti i tassi di rischio povertà per ciascun paese al netto di qualsiasi contributo statale, pensioni incluse. In questo caso gli italiani che non arriverebbero a fine mese sarebbero addirittura il 42%.
Per il momento sugli italiani si addensa sempre più la nube della stangata sui consumi, con aumenti sulle tariffe di luce, gas e trasporti compresi tra il 5 e il 12 per cento. Secondo il governo infatti lâ??aumento delle bollette elettriche sarà intorno al 5% nell'ultimo trimestre dellâ??anno mentre il gas metano subirà un ulteriore rialzo ad ottobre. Stagione nera anche per i trasporti per i quali le tariffe saliranno fino al 12%, e in particolare per il settore aereo in cui l' aumento della sovrattassa carburante dovrebbe condurre ad un rialzo dei prezzi dei voli del 20%. Dito puntato naturalmente contro il caro petrolio anche se sotto sotto anche la Finanziaria rincara la dose.
La nuova tassa sul tubo sulle grandi reti di trasmissione di energia, potrebbe infatti tradursi in un potenziale aumento dell'1% delle tariffe dell'elettricità e del metano che peserà sulle tasche dei consumatori con aumenti oltre 10 euro in più l'anno per una famiglia tipo, secondo gli esperti. Ma niente paura, avverte il governo, nel testo di legge si prevede che la tassa sia a carico dei «proprietari» e ne sia «vietata la rivalsa e la traslazione sugli utenti», una garanzia che non sembra rassicurare sul rischio dati i tempi.