di Osvaldo Sabato (presidente dellâ??Anci)
CONTRO la manovra del governo anche Confindustria dovrà fare la sua parte. «Mi auguro che lâ??associazione degli industriali capisca che la Finanziaria proposta agli enti locali è molto pesante - osserva il presidente nazionale dellâ??Anci e sindaco di Firenze, Leo-
nardo Domenici - perché si riflette negativamente non solo sui cittadini ma anche sulle stesse imprese».
I sindaci sono pronti a mobilitarsi come i sindacati, che potrebbero fare uno sciopero generale. La situazione è preoccupante e voi accusate il governo di voler risanare i conti pubblici sulla pelle dei comuni.
«La manovra è molto chiara è quella di un governo che intende correggere lâ??andamento, per certi versi fuori controllo della spesa pubblica, scaricando sul sistema delle autonomie locali, e in particolare sui Comuni, tutto il peso. Si dice che ai ministeri si taglieranno 3,2 miliardi di euro, ma questa cosa è tutta da vedere, mentre invece rischia di essere molto più concreta la mazzata che ricevono direttamente e indirettamente gli enti locali. Dico direttamente perché come è noto 3,1 miliardi di euro li devono dare le Regioni, le Provincie e i Comuni. Questi gli aspetti diretti. Ma ci sono poi quelli indiretti: come il mancato rifinanziamento di fondi, penso a quello per gli affitti delle famiglie disagiate ridotto del 48%, o il mancato rifinanziamento del fondo per le politiche sociali. Poi ci sono altri aspetti indiretti come il ridimensionamento drastico delle spese per la cultura. Penso a ciò che sta per accadere, se le cose non cambieranno, al nostro sistema dei beni culturali: come le gallerie, i musei, gli archivi e le biblioteche, che rischiano concretamente di non avere più i soldi per continuare a pagare la bolletta della luce o del riscaldamento».
Scenari preoccupanti ma per il governo sono solo frutto della demagogia dei sindaci. Anzi Tremonti vi accusa di sperperare soldi per gli staff dei collaboratori, auto blu, consulenze e viaggi promozionali allâ??estero.
«Questo serve a nascondere la sostanza del problema. Perché nessuno ha mai detto che non si debbano ridurre le spese, cercare di eliminare gli sprechi e intervenire su alcune voci di bilancio che possono essere diminuite. Noi lo abbiamo già fatto. Non mi stancherò mai di dire che sono le stesse tabelle del ministero dellâ??Economia e la stessa Corte dei Conti ad attestare che sono stati i comuni a far risparmiare più soldi allo Stato, più di quanto ci era stato richiesto. Ormai il gioco è scoperto: per fare un poâ??di fumo si cerca di far credere che per esempio quei 3 miliardi circa di euro, in particolare gli 1,7 miliardi, che dovrebbero essere il contributo dei Comuni a questa correzione tendenziale di spesa, possa essere colmato esclusivamente attraverso le spese di rappresentanza, di staff e di uffici stampa, le consulenze e auto blu. Tutto ciò è ridicolo ed è offensivo anche per la stessa intelligenza dei cittadini, dicendo queste cose pensano di avere a che fare con un popolo che non ragiona. Per cui qui nessuno dice che noi non vogliamo dare il nostro contributo, noi siamo pronti a darlo, ma non accettiamo di farlo con una manovra che sostanzialmente ci viene imposta e calata dallâ??alto e che alla fine rischia di darci meno di quanto dice lo stesso governo».
A proposito di spese pazze, la presidenza del Consiglio smentisce di aver stanziato 6 milioni di euro per un sondaggio e definisce «falsa demagogia mediatica» le sue affermazioni rilasciate al Corriere della Sera.
«Ã? un poâ?? patetico vedere la presidenza del Consiglio preoccuparsi in questo momento di far scrivere a qualcuno un comunicato stampa per smentire questa spesa. Noi stiamo raccogliendo dei dati e non è che li stiamo elaborando direttamente, utilizziamo fonti che sono già note. Nel caso specifico è un dossier di Confesercenti, che mi dicono conteneva anche la spesa messa sotto accusa dal ministro Tremonti sullo studio dei pipistrelli. Quindi non si capisce perché per i pipistrelli questo dossier è attendibile, mentre per quanto riguarda le spese della presidenza del Consiglio, non vale. Ã? chiaro che si sta cercando di farci discutere di altro, questo è il problema fondamentale, si sta cercando di scaricare sugli enti locali, perché è più comodo e perché sono quasi tutti governati dal centro sinistra, il peso di politiche economico-finanziarie sbagliate e controproducenti che si sono seguite in questi anni».
Insomma si profila lâ??ennesimo scontro governo-enti locali. Quali saranno le prossime mosse dei sindaci italiani?
«Vedremo cosa dirà il governo, si parla di un maxi-emendamento per modificare la parte della manovra che riguarda gli enti locali, per ora la risposta non si è vista o è stata elusiva o arrogante. Per cui è chiaro che se non otterremo dei risultati la nostra mobilitazione sarà forte. Per la prossima settimana è fissato il direttivo nazionale dellâ??Anci poi ci sarà la nostra assemblea annuale a Cagliari, siamo in contatto con le organizzazioni sindacali per discutere insieme iniziative sulle misure previste dalla Finanziaria».
*da lUnitÃ