Decadenza. Questo, con buona probabilitaâ??, il termine piuâ?? ricorrente negli editoriali britannici delle ultime settimane. Una decadenza piuttosto preoccupante, fatta di criminalitaâ??, binge drinking, promiscuitaâ?? e droga. Nessuna fascinazione bohemien. Interessante notare come lâ??autoanalisi che stimola le riflessioni di molti opinionisti inglesi sia scaturita non dai dati di qualche inchiesta ma dal sensazionalismo del Daily Mirror, che immortala lâ??iconica Kate Moss mentre sniffa cocaina in uno studio di registrazione. Le foto hanno fatto il giro del mondo (e la fortuna dellâ??anonimo fotografo), il mostro (in questo caso in senso puramente figurato) viene debitamente sbattuto in prima pagina, le piuâ?? importanti case di moda, da Chanel a Burberry, annullano i loro impegni con la modella che, dal canto suo, si fa prevedibilmente ricoverare in una clinica per la disintossicazione.

Un mondo strano, la moda: da un lato cerca volti pallidi, â??sbattutiâ?�, non dice nulla ma lascia intendere. Dallâ??altro, la concretezza delle immagini, la loro evidenza, invece di confermare semplicemente qualcosa che tutti sapevano, spinge piuttosto a una serie di considerazioni moraliste che ricordano un poâ??il non troppo lontano periodo vittoriano. Invece di informare sui rischi concreti dellâ??assunzione di droghe attraverso ricerche e studi medici, si preferisce gridare allo scandalo e puntare lâ??indice contro la modella di turno. Proprio oggi, sabato 8 ottobre, i giornali riportano le dichiarazioni di Robbie Williams, che afferma di aver assunto cocaina in compagnia di alcuni dei giornalisti che adesso tuonano contro â??Cocaine Kateâ?�. Eâ?? confortante sapere che qualcuno, finalmente, possa permettersi di smascherare il finto moralismo del momento â?? e lo sarebbe ancora di piuâ?? se le affermazioni di Williams non arrivassero proprio alla vigilia dellâ??uscita del suo nuovo album, ma del resto le leggi del mercato sono quelle che sono.

Ovviamente, la cosa non finisce con la disintossicazione della Moss, soprattutto quando sono in arrivo le conferenze politiche di laburisti e conservatori. E la prima pagina si scrive nei bagni, cercando tracce di coca. La polvere bianca viene trovata nelle toilette di alcune feste parallele al Congresso Labour di Brighton, ribattezzato dallâ??Evening Standard â??The Cocaine Conferenceâ?�.  Stessi test, qualche giorno dopo, in occasione della conferenza dei conservatori e stessi risultati, anche se, in questo caso, annunciati in modo un poâ?? meno eclatante rispetto ai toni scandalistici usati per i laburisti (nellâ??immaginario collettivo, lâ??idea di un conservatore che si fa una â??pistaâ?� deve probabilmente essere meno sensazionalistica). Insomma tutti, da Westminster  alle passerelle, passando per la City e per le redazioni dei giornali, sono inevitabilmente â??fattiâ?�. Per non parlare di quelli che non appartengono a nessuno di questi mondi: o ubriachi, o â?? anche loro â?? â??fattiâ?�, soprattutto ora che un grammo di cocaina si puoâ?? reperire a prezzi quasi stracciati.

Downing Street, nel frattempo, pensa a delle misure per arginare il fenomeno del binge drinking e tutta una serie di comportamenti socialmente violenti. Lâ??ipotesi sarebbe quella di dare alla polizia ulteriori poteri, il che comporterebbe una giustizia sommaria che non avrebbe bisogno di passare per i tribunali. In attesa delle nuove misure anticrimine, le maniere forti sembrano, per il momento, riservate soltanto agli innocenti: lâ??elettricista brasiliano Jean Charles de Menezes, ucciso nella metro di Stockwell percheâ?? erronaemente scambiato per un terrorista; o, piuâ?? recentemente,  lâ??ottuagenario Walter Wolfgang, portato via di peso dal congresso laburista per aver accusato Jack Straw di essere un bugiardo. Wolfgang, arrivato in Inghilterra nel lontano 1937 per sfuggire alle persecuzioni dei nazisti, aveva urlato â??bugiardoâ?� e â??assurdoâ?� quando Straw aveva affermato che le truppe britanniche erano in Iraq soltanto per aiutare il popolo iracheno a conquistare la democrazia. 
Una volta era normale attirare lâ??attenzione sulle bugie dei politici. Anche nella favola, il bambino che gridava â??lâ??imperatore eâ?? nudoâ?� non veniva punito. Adesso, forse, la favola bisognerebbe riscriverla e il bambino verrebbe immediatamente allontanato, salvo poi ricevere le scuse personali del primo ministro in persona. Un poâ?? comâ??eâ?? successo a Wolfgang â?¦

* corrispondente di Articolo21 da Londra