"La legge sulle intercettazioni può produrre effetti devastanti anche nelle attività di contrasto alla criminalità"

La maggioranza non sembra rinunciare a picchiare duro su giudici e giornalisti...
Difendere la libertà d’informazione significa difendere la nostra Costituzione. In questo momento sono sempre più numerosi i tentativi di imbavagliare i giornalisti, impedendo loro di fare il proprio dovere e privando ai cittadini il diritto ad essere informati. Come giornalista so che l’unica cosa a cui bisogna attenersi è la deontologia professionale. E’ a questa regola che ci si deve attenere quando si scelgono le notizie. Deve essere chiaro che il disegno di legge sulle intercettazioni è solo l’ultima delle misure messe in atto da questo Governo per soffocare la libertà di stampa nel nostro Paese. Penso allo stop subito da alcuni programmi del servizio pubblico, ai tagli dell’editoria e, non ultimo, a quello che sta succedendo in Rai. Questa maggioranza sta mettendo a rischio il rapporto di fiducia con i cittadini che potrebbero ribellarsi non pagando più il canone. La Rai deve essere la casa dei cittadini, ma i cittadini cominciano a non volerci più stare. Abbiamo tutti un obbligo e un dovere: difendere un diritto democratico perché ogni qualvolta che si mina o si perde un pezzo di democrazia siamo tutti meno liberi. 
 
Come ci  vedono in Europa?
Come un paese che non scommette mai sull'Europa. Quello che sta accadendo in Italia in questo momento non ha precedenti in nessun altro Paese europeo. Come europarlamentare sono promotore di iniziative che consentano al nostro Paese di avere standard all’altezza dell’Europa. L’Italia ha bisogno di ripartire dal senso di giustizia e di uguaglianza e sono convinto che se dovesse fare ora il suo ingresso in Europa avrebbe serie difficoltà. Questo Governo merita più opposizione perché non demorde e ci allontana sempre di più dall’orizzonte europeo, in un momento in cui solo con l'Europa possiamo uscire dalle difficoltà. Se non vi fossero questioni giudiziarie che impensieriscono questa maggioranza non sarebbe spiegabile perché si dia così grande peso alla legge sulle intercettazioni in un momento in cui avremmo bisogno di un grande impegno per superare la grave crisi economica.
 
La maggioranza comunque non sembra arretrare e sostiene che la legge sulle intercettazioni è a difesa della privacy?  
Pensare che la difesa della privacy passi per un presidente del Consiglio che si faceva portare a Arcore le intercettazioni telefoniche dei leader dell'opposizione è la prova di una menzogna.  La privacy va tutelata e assicurata ai cittadini con grande attenzione, ma i cittadini devono sapere come si comportano i politici. L'opinione pubblica ha diritto di sapere per poter giudicare. L’attuale disegno di legge presentato dalla maggioranza sembra essere a difesa solo degli interessi di pochi. E’ facile fare riferimento alle note vicende legate al Presidente del Consiglio e ad esponenti della sua maggioranza. La legge sulle intercettazioni può produrre effetti devastanti anche nelle attività di contrasto alla criminalità. Il richiamo delle autorità statunitensi è stato chiaro: abbassare la guardia in Italia può produrre effetti per la sicurezza dei cittadini in tanti altri paesi. Negli Stati uniti senza le intercettazioni telefoniche non sarebbe stato arrestato il boss John Gotti. Anche la sicurezza è attività globale e al Parlamento europeo siamo promotori della costituzione di una commissione d'inchiesta sulla criminalità organizzata in Europa. Le adesioni dimostrano che ormai nessuno può sentirsi al riparo dalla presenza delle mafie.