Il centrodestra perde i peli ma non i vizi. In grave caduta di voti e di consenso a livello popolare, attacca libertà fondamentali come quella di dimostrare il proprio pensiero, di riunirsi pubblicamente, e di informare liberamente e correttamente.

Due  â??centurioniâ?� di Berlusconi, il vicecoordinatore di Forza Italia , lâ??ex-socialista â??di sinistraâ?� Fabrizio Cicchitto e il ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi, con inusitata vis polemica hanno attaccato Raitre per la diretta sulla manifestazione di domenica dellâ??Unione contro la Finanziaria e la legge elettorale truffa. Non solo, ma se la prendono con quei giornalisti, molti della RAI, presenti come liberi cittadini alla manifestazione.

Questa la destra dellâ??arroganza! La destra delle epurazioni e degli anatemi bulgari e previtiani delâ?? non faremo prigionieriâ?�!

Articolo 21 denuncia alle autorità garanti, alle massime cariche istituzionali, questi interventi di stampo neo-fascista, che vorrebbero tacitare la libera e autonoma espressione dei propri pensieri ad una categoria professionale come quella dei giornalisti ( Rai e della carta stampata), che vorrebbero relegati a cittadini di serie B, senza diritti e senza voce.

Eâ?? questa la libertà vigilata che ci si prospetta, se la destra dovesse restare al potere anche dopo le elezioni politiche del 2006?

Articolo 21 plaude, invece, ai tanti giornalisti presenti alla manifestazione e a quelli impegnati con serietà e autonomia professionale a difendere il diritto di cronaca e ad essere informati, ed esprime la più convinta e forte solidarietà ai responsabili del TG3, di Raitre, di Televideo e Rainews 24, de La 7 che hanno seguito lâ??evento in diretta.

Forse, nonostante le piccate reazioni delle prime ore, ai â??centurioniâ?� del centrodestra non è andato giù il successo storico di ascolto che ha ottenuto la diretta RAI ( quasi il 14 per cento di share e un  milione e 700 mila ascoltatori), cui va aggiunto lâ??alto indice di ascolto ottenuto dai canali satellitari, Rainews 24 e SKY TG.

Articolo 21 difenderà fino in fondo, in tutte le sedi opportune, la libertà e lâ??autonomia gestionale, di tutte le emittenti, pubbliche e private, dei quotidiani e dei giornalisti che nel proseguire di una difficile e aspra campagna elettorale, verranno purtroppo attaccati da simili epigoni di un regime, quello berlusconiano, che ha i giorni contati.