di Wanda Marra
da L'UnitÃ
«Se Berlusconi andrà o no da Celentano, non mi appassiona. Anzi a Rockpolitik vorrei lanciare la proposta di invitare persone che sono state letteralmente cancellate, come i metalmeccanici. Il mondo dellâ??informazione dovrebbe parlare delle indagini sulla morte di Calipari, e del Nigergate». Giuseppe Giulietti, Capogruppo dei Ds in Vigilanza, ci tiene a ricordare che ci sono altri temi di cui discutere oltre allo show di Celentano. E ribadisce: «Il solo fatto che si continui a parlare di Rockpolitik come di un grande evento politico è la più clamorosa dimostrazione che câ??è unâ??anomalia nel sistema delle comunicazioni in Italia».
Onorevole, cosa intende?
«Celentano è andato serenamente in onda nel bene e nel male dagli anni â??60 in poi, e nella storia della Rai non si è mai registrata una tale tensione, che evidentemente viene innescata non appena qualcuno mette il naso nella libertà dâ?? informazione e nel conflitto di interessi, o osa invitare Biagi, Santoro e Luttazzi. Tutto questo viene accolto con scandalo, urla e frenesia, che sarebbero impensabili in qualsiasi altro paese europeo».
Ma secondo lei Berlusconi andrà o no da Celentano?
«Le regole vanno rispettate, e câ??è un preciso divieto della Vigilanza. Per cui, a rigore, se ci va, dovrebbe dimettersi. Detto questo, se vuole farlo, sarà il conduttore di Rockpolitik a decidere. Ma ci dovrebbe essere qualcuno che risponde alle sue castronerie. Non credo nel principio di censura, ma nel diritto di replica»
Ma secondo lei, è vero che Berlusconi è tollerante con Celentano?
«Attenzione, in Rai sta succedendo di tutto. In Vigilanza câ??è stato un attacco spettacolare del centrodestra a Meocci, un direttore generale fortemente voluto dalla CdL. Una parte del CdA, a maggioranza di centrodestra, ha scatenato una durissima offensiva contro la Rai e Petruccioli. 7 alti dirigenti di viale Mazzini hanno solidarizzato con Del Noce contro Meocci. Ed è inaudito che lo stesso Direttore di Rai uno quereli 2 consiglieri. Senza contare che ci sono state aggressioni fortissime contro Rai 3, il Tg 3, la Gabanelli, Floris, la Dandini».
Secondo lei qual è la strategia di Berlusconi?
«Sta valutando. Celentano, comunque, sono costretti a sopportarlo, e lo considerano una malattia da circoscrivere. Si sta conducendo una campagna di pressione fortissima contro il nuovo gruppo dirigente della Rai, per portare allâ??autocensura Meocci, che tra lâ??altro è soggetto a un giudizio di incompatibilità . Dopodiché câ??è in corso un richiamo al centrodestra in Rai, unâ??intimidazione per ricordargli che sono militanti del partito del conflitto di interessi, e non a favore del servizio pubblico, e che nella campagna elettorale dovranno fare propaganda per il Cavaliere. Câ??è in campo anche lâ??idea di avvolgere Rockpolitik in un grande panino, circondandolo di trasmissioni e commenti negativi. Ma quando 15 milioni di persone vedono un programma è inutile»
Ma Berlusconi cosa ha da perdere intervenendo?
«� sempre un rischio interferire con una trasmissione amata dagli italiani. E oggi potrebbe essere vissuto come chi non solo ha fallito nel dare più sogni, felicità , ricchezza, ma anche come colui che dà meno libertà di scelta in televisione».
Non potrebbe lanciare uno dei suoi â??edittiâ??
«Ma come fa, se i suoi hanno teorizzato per giorni e giorni che lâ??informazione in Italia è la più libera del mondo, perché câ??è Celentano?»