di Ettore Guastalla
Ma quale caso Diaco!. Francamente, amici, lavoro a Rainews 24 dal primo giorno, e non riesco a comprendere una virgola del dibattito in corso sul presunto caso Diaco. Mi dispiace che anche Michele Santoro, sia caduto nel metadibattito mediatico sul nulla in corso in questi giorni. La verità è che Rainews 24 è uno dei pochissimi posti all??interno della Rai dove si possono esprimere le proprie idee senza paura di censure preventive o successive. L??idea di un Morrione troppo prodiano e poco fassiniano poi è solamente ridicola. Chi conosce davvero Morrione sa che non puo?? essere bollato con simili categorie. In ogni caso chiedetelo direttamente a Fassino ed ai suoi piu?? stretti collaboratori. Certo è che appare anche ridicola l??etichettatura che si è autoaffibbiato Diaco di Fassiniano di ferro. Non mi risulta che Fassino abbia mai annunciato la propria intenzione di ?? andare in onda anche nel caso di uno sciopero dei giornalisti il prossimo 9 e 10 novembre? come ha fatto Diaco. Diaco è un ospite con contratto a termine ( assai ben pagato) della nostra testata. Rainews 24 non è una sua proprietà e non ne può disporre a suo piacimento. La nostra redazione, con umiltà e grandissima fatica prepara giornali, approfondimenti, magazine, aggiornamenti sul sito per 24 ore al giorno, 365 giorni all??anno. Un anno fa abbiamo fatto uno ??sciopero al contrario? per l??assunzione dei nostri precari. Lo abbiamo fatto pero?? venendo al lavoro e preparando una giornata tematica sulla precarizzazione del lavoro e versando la giornata di lavoro al fondo di solidarietà per i precari. Il sindacato, caro Diaco non serve ai potenti o presunti tali ma soprattutto a coloro che hanno pochi diritti. Forse è per questo che ti puoi permettere di annunciare la tua intenzione di lavorare anche nel giorno di sciopero della FNSI e dell??USIG Rai. Il tuo contratto di lavoro te lo guadagni senza mediazione del sindacato. Buon per te. E?? per questo che non ci riconosciamo neanche un poco in questo finto dibattito, costruito ad arte per aumentare le quotazioni di un conduttore rampante. Lasciateci lavorare che di nemici dentro l??azienda ne abbiamo già a sufficienza. Criticateci eventualmente per i contenuti non per le presunte appartenenze alle varie parrocchie e parrocchette. A Michele Santoro che stimo ed apprezzo da tanti anni, faccio l??invito di venirci a trovare di persona. Si renderà conto che molte cose dette in questi giorni e date per scontate, scontate non lo sono affatto.