di Infiltratus
La questione Vespa nella televisione italiana non è solo causata dall??invadente presenza del conduttore di ??Porta a porta? che, con la scusa di lanciare l??ennesimo libro, non si limita ad occupare quattro serate (quattro!) della prima rete della Rai, ma dilaga su tutti i canali pubblici e privati, ad ogni ora. Venerdì scorso, addirittura, pressoché in contemporanea era ospite di ??Matrix? con Enrico Mentana su Canale 5 e veniva intervista sia da ??Tv7? su Raiuno sia dal magazine del TgDue ??Mizar?. E quel che è ancora più sorprendente è che adesso Vespa, in vista di una campagna elettorale decisiva che vede il centrosinistra partire sulla carta favorito, sembra aver rinunciato del tutto al pudore della moderazione e dell??indipendenza dietro cui si è sempre nascosto. La sua dichiarazione tipo, per esempio a ??Matrix?, è la seguente: ??a differenza di molti italiani, penso che questo governo abbia fatto molto di più e molto meglio di quanto sia riuscito a comunicare?.
UN LIBRO ALLARMISTICO Non solo in tv Vespa sembra aver gettato la maschera, anche nel volersi contrapporre alla ventata di libertà celentanesca. Prendiamo ??Vincitori e vinti?, l??ultima ??fatica? editoriale di Vespa per la Mondatori berlusconiana. E?? chiaro fin dal titolo, che scimmiotta platealmente ??Il sangue dei vinti? di Pansa, qual è l??impianto ideologico sottostante ad una teorizzazione storica che parte da piazzale Loreto e arriva al presunto anti-berlusconismo radicale di oggi: esiste un estremismo profondo, questa è la tesi, che rischia di riprodursi ad ogni cambio di regime in Italia, e dire oggi questo, alla vigilia di un tracollo del centrodestra, ha un sapore molto preciso che suona insieme di allarme per il grande pubblico (attenti a chi votate) e di contrattacco preventivo per il dopo (attenti a non vendicarvi).
DIACO ELOGIA BRUNO CRUMIRO Un altro fronte aperto da Vespa è stato l??affondo contro il sindacato dei giornalisti e il diritto di sciopero. ??Porta a Porta? ha platealmente violato lo sciopero dei giornalisti, oltretutto con una puntata dove spiccava tra gli ospiti Barbara Palombelli, una delle prime firme del ??Corriere della Sera?, nonché moglie del leader del centrosinistra Rutelli. Sul ??Foglio? non sono mancati gli elogi di questo atto di ??crumiraggio? firmati da quel Pierluigi Diaco che su Rainews24 ha tentato invano ugualmente di forzare la compattezza sindacale dei giornalisti. Vespa, dunque, non solo fa il megafono governativo a partire dal nuovo volume berlusconiano, ma si è prestato anche a fare il cavallo di Troia antisindacale, ed è la prima volta che accade.
DIETE SESSO GOSSIP E REALTA?? Nell??imminenza del periodo pre-elettorale il dilagare di Vespa preoccupa alquanto, anche perché comunque molto spesso ??Porta a porta? contribuisce in maniera fondamentale a quel particolare processo di ??sequestro della realtà? dalla televisione a cui stiamo assistendo da alcuni anni, con l??incontrastato predominio delle Isole dei famosi e di un alleggerimento vuoto dei temi che la tv mette in agenda. Gossip, sesso, chirurgia estetica, diete, bon ton: tutti gli argomenti più frivoli sono buoni per Vespa, pur di incantare un po?? di pubblico e di non dover andare sulla realtà vera. Bisognerebbe insomma parlare anche delle famiglie italiane autentiche e non solo quelle degli Al Bano e della Lecciso, delle guerre purtroppo vere come quella irachena, anche con le mostruosità documentate dal reportage su Falluja di Rainews24, con i corpi dei morti per le bombe al fosforo, invece dei soliti corpi e dei soliti visi dei cosiddetti Vip con i loro problemi di peso o di seno e di labbra.
QUATTRO SERATE SONO TROPPE E?? chiaro che la Rai di Meocci e Petruccioli non potrà mai ritenersi libera per quattro giovedì di ??Rockpolitik? fino a che non tornerà anche l??informazione, non solo riaprendo gli spazi cancellati agli esclusi, da Miche Santoro a Oliviero Beha, a Massimo Fini, a ??Dodicesimo Round?, ma anche ridistribuendo in maniera più pluralista gli spazi disponibili nelle fasce orarie decisive come la seconda serata e soprattutto riportando effettivamente la realtà in tv. Nessuno può o vuole pretendere di far fare a Vespa la fine dei Biagi e dei Santoro, ma almeno una limitazione degli eccessi, per esempio con il banale ripristino delle tre puntate contrattualizzate dalla Rai, invece delle quattro a cui è dilagato ??Porta a porta?.