di Duilio Gianmaria
Mi sono sempre chiesto cosa sarebbe successo delle foto delle torture commesse da militari americani su detenuti irakeni ad Abu Ghraib se fossero arrivate nelle mani dei giornalisti italiani. Probabilmente sarebbero state mandate in onda solo marginalmente e avrebbero invece avuto ampio spazio le smentite del governo e le denunce dell??opposizione: il nostro sistema mediatico è ormai abituato a privilegiare i commenti della politica, saltando in alcuni casi la chiara esposizione dei fatti.
E?? quello che sta succedendo all??inchiesta di Sigfrido Ranucci per RAINEWS 24 sul Fosforo Bainco a Fallauja.
Mentre le televisioni di tutto il mondo richiedono il materiale alla RAI, quasi nulla si è detto o visto sui telegiornali e nei programmi di approfondimento della nostra televisione.
E?? come se le notizie in questo paese non venissero valutate per quel che sono ma per il valore ??politico? che esse hanno.
Così i nostri corrispondenti negli USA che hanno analizzato a profusione le ??prove? dell??amministrazione Bush sulle armi di distruzione di massa prima, durante e dopo la guerra in Iraq, non hanno avuto spazio per cercare conferme o smentite su quella che ha tutte le caratteristiche di una notizia ??perdonate il gioco di parole ?? bomba.
Eppure la storia americana è costellata di ??incidenti? militari che hanno avuto grandi ripercussioni, cito per tutti il famigerato massacro nel villaggio Vietnamita di May Lai. LA pubblicazione dei resoconti di quanto era avvenuto ebbe un grande effetto sul proseguimento della guerra americana in Viet Nam.
Quando 60 Minutes di CBS mandò in onda le foto di Abu Ghraib, la notizia rimbalzò ampiamente anche sui nostri telegiornali. Dovremo aspettare che i media americani parlino del fosforo a Falluja per avere dei pezzi anche nella nostra televisione?
* Inviato RAI