Quella ''stupenda'' regia censoria

Gli ostaggi in Iraq? La tutela della Par-Condicio ? Quanto si sta preparando per la diretta del concerto del Primo Maggio e' quanto di piu' squallido abbia mai visto e sentito in anni di Rai. Dopo due giorni di incontri, sopralluoghi e riunioni ai massimi livelli si e' concluso di realizzare una bellissima "regia censoria" a Saxa Rubra. Per la precisione nei locali che un tempo ospitavano le annunciatrici.
 
Cosi', in una confortevole sala riunioni siedera' il fantomatico comitato che rendera' questo prezioso servizio alla nazione ed alle famiglie degli ostaggi. In una sala attigua e' stata costruita ad hoc - quindi spendendoci un po' di soldi vista anche l'urgenza - una sala di controllo tecnico dove degli operatori lavorano su macchine che non solo ritardano fino a 15-20  minuti i segnali in arrivo da S.Giovanni, ma possono coprire frasi ed immagini scomode con dei segnali "puliti" che arrivano anch'essi dal concerto, quali ad esempio un'inquadratura generica del pubblico. Cosi' chi vede non si dovrebbe neanche accorgere dei tagli operati in tempo reale.
 
E il fatto piu' sconcertante, secondo me, e'  che saranno questi segnali censurati ad essere distribuiti per tutta la Rai, e quindi ricevuti da tutte le redazioni dei telegiornali e da ogni altro utente che li dovrebbe usare per servizi, speciali e quant'altro. Sono stati molto attenti a fare in modo che nessuno possa avere in diretta le immagini pulite. Queste potranno essere raccolte solo a S.Giovanni, dove immagino saranno ben presenti gli emissari del Minculpop.
 
L'attenzione con la quale e' stato realizzato questo orrore suggerisce l'azione di un esperto manovratore che abbia detto esattamente come fare. D'altra parte sui libri paga della Rai non mancano certo gli esperti di Mediaset subito pronti a suggerire in ogni minimo dettaglio come operare per non disturbare i grandi manovratori.
 
Quest'iniziativa e' semplicemente orribile, e tanto ripugnante quanto ottusa. L'unico auspicio e' che l'intollerabilita' di queste azioni aiuti la circolazione degli "anticorpi democratici" che qualche ottimista si augura stiano entrando in circolo anche dove prima erano stati respinti.
 
Per molti che lavorano in Rai e' difficilissimo coniugare l'etica professionale con il dover fare cose cosi' sgradevoli. Certo, vedere chi si attiva in queste occasioni con particolare solerzia mi fa un po' tristezza. Ma del resto in questo Paese lo sport nazionale e' sempre quello, correre in soccorso del vincitore. Ma le cose cambieranno, prima di quanto non si immagini...

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