di Salamandra
Non a suo agio sulla nuova poltrona da â??comune mortaleâ?, Berlusconi ha mostrato la corda durante lâ??interminabile show di Vespa.
La sapiente e accondiscendente regia del Vespa nazionale ha fatto sì che i tre giornalisti presenti (del tutto non rappresentativi della stampa che conta, visto che mancavano Corriere della Sera, Repubblica e Sole 24 ore!) venissero coinvolti un poâ?? allâ??inizio della trasmissione e in maniera più sparuta verso la fine. Ma che lunghi monologhi antitelevisivi, onorevole Cavaliere!
Lasciamo perdere le barbine figure di contorno mostrate da Sorgi de La Stampa ( già direttore del TG1 e del suo stesso quotidiano) e da Polito ( direttore del quotidiano arancione â??sottotracciaâ? il Riformista/Trasformista), gli unici interlocutori di un certo peso dialettico nei confronti dello sproloquiante Pinocchio di Arcore sono risultati il direttore di Libero, vittorio Feltri, e lâ??industriale delle scarpe Diego Della Valle (ormai presente anche nella finanza che conta, oltre ad essere uno dei più stretti consiglieri del presidente di Confindustria, Montezemolo).
Grazie alle loro critiche, ai loro richiami alla realtà sociale di un paese ormai sullâ??orlo del baratro, abbiamo assistito alla più grande debacle mediatica di Berlusconi, tanto che verso il finire della puntata il nervosismo nei confronti di Feltri ( accusato a nome di tutta la stampa come bugiardo e menzognero sulle leggi ad personam) ne ha evidenziato la smorfia premonitrice di un ictus imminente.
Gli occhi sempre più chiusi, con quello destro del tutto occluso, il viso tirato, la gamba destra che si muoveva aritmicamente: ecco il Cavaliere ormai disarcionato dal suo â??tronettoâ? mediatico, reso maschera vivente in procinto di scoppiare!
Nemmeno un garbato Mannheimer con i suoi sondaggi sulle preoccupazioni degli italiani è riuscito a far ritornare in sé il Pinocchio nazionale.
Con questo Berlusconi sullâ??orlo di un ictus la battaglia mediatica per il centrosinistra non si presenta poi così troppo difficile. Basta non suicidarsi politicamente. Basta non incentrare proprio sul personaggio Berlusconi gli strali della propaganda politica per le prossime elezioni. Il Cavaliere si affonda da solo e a niente possono più i suoi tanti â??famigliâ? presenti nei massmedia, alcuni dei quali poi cominciano a dare segni di nervosismo, come il caso di Feltri durante Porta a Porta e dello stesso Vespa che non sapeva più che pesci pigliare.
Il successo di ascolti del â??salotto buono2 di Vespa ( share del 32,50% e ascolti di 2 milioni e 725 mila) non inganni: il pubblico si è divertito a vedere un inaspettato Berlusconi soffrire e sproloquiare, nonostante il parterre addomesticato, come in uno dei tanti reality show che imperversano sulle sue reti.
Ultima annotazione amara: ma quale contumelia verbale, quali ingiurie contro la libera stampa potrebbero smuovere dalle loro poltrone i rappresentanti dei giornali ospiti nel salotto â??vespianoâ??
Avremmo voluto vedere Sorgi o Polito o Feltri minacciare lâ??abbandono della trasmissione di fronte agli improperi gratuiti sparati a raffica dal Cavaliere, quantomeno per difendere la moralità della categoria e lâ??onore di rappresentare la stampa libera italiana. E, invece, i tre ospiti sono rimasti incollati alle loro rispettive poltrone, come novelli epigoni del governatore Fazio, senza nemmeno profferire una parolina di critico commento.
Evidentemente la schiena dritta uno o ce lâ??ha oppure non può certo inventarsela: Ciampi docet!