di Vincenzo Vita
Attenzione a non buttare via il bambino, lâ??acqua sporca e quel poco di normative antitrust sul sistema tv che abbiamo in Italia. Vanno bene diritti collettivi ma attenzione alle norme antitrust.
Infatti, un conto è superare il comma (ma attenzione è solo un comma!), che riguarda la cessione dei diritti tv da parte delle singole società di calcio; un altro è, come con poca cautela da qualche parte si è detto, abrogare la legge 78 del marzo 1999. In quel testo, in effetti, vi sono due punti essenziali:il divieto di superare il tetto del 60% nellâ??acquisizione dei diritti sullâ??intero pacchetto delle squadre di Serie A e la fondamentale norma sul â??decoder unicoâ?.
Questâ??ultima norma, se davvero fosse rigorosamente osservata, verosimilmente aprirebbe un nuovo capitolo sui decoder del digitale terrestre.
Chiarito, comunque, che non si tratta di togliere di mezzo una legge antitrust, è evidente che il punto riguardante il negoziato individuale o collettivo dei diritti è inopportuno che sia contemplato in una legge.
Mentre sarebbe più ragionevole immaginare una puntuale verifica da parte degli organismi competenti ( le autorità di garanzia) delle esistenza o meno di lesioni della concorrenza e del pluralismo.
In verità , quel comma dellâ??articolo 1 della legge 78 non câ??era nel testo iniziale del Decreto numero 15 del gennaio 99 che fu appunto convertito in legge dal Parlamento nel maggio successivo, ma entrò in seguito al dibattito parlamentare, dopo una forte presa di posizione da parte della Autorità antitrust.
Nella intenzione originaria non si era mai valutato di introdurre un simile aspetto.
Ora quindi attenzione a parlarne in modo generico!
Eâ?? piuttosto utile rivedere lâ??intera questione dei diritti tv in rapporto al calcio, dato che attraverso questa via è ormai sempre più chiaro che si rafforza la posizione dominante del duopolio, ma ancora più specificamente di Mediaset.
E la posizione dominante di Mediaset rispecchia anche la lo strabordare di Berlusconi questa settimana sui teleschermi, un modo di iniziare la campagna elettorale proprio da â??grande fratelloâ?!