Articolo 21 - Editoriali
Con il Papa o con i Missionari?
di Bruna Iacopino
Si tratterĂ di una breve parentesi, ma consentitemi di aprirla.
Oggi, a distanza di pochi minuti, le agenzie hanno mandato due notizie che avevano identica connotazione.
La prima riguardava lâ??intervento del Papa a proposito del ruolo dei giornalisti e dei mezzi di informazione in genere, lâ??altra, invece, riguardava il mondo della stampa missionaria, ovvero le 42 testate aderenti alla Fesmi (Federazione stampa missionaria italiana).
Sua SantitĂ , nella giornata in cui si celebra San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, ha annunciato il tema scelto per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerĂ il 28 maggio prossimo ha scelto come tema: «I media: rete di comunicazione, comunione e cooperazione». Nel suo messaggio ha anche richiamato i giornalisti ad una sorta di impegno morale, nel rispetto della veritĂ e per la formazione delle coscienze critiche, â??illuminare le coscienze degli individui e aiutarli a sviluppare il proprio pensiero non Ăš mai un impegno neutraleâ? ha affermato Papa Ratzingherâ?Š e ha aggiunto, dulcis in fundo, che a maggior ragione, i giornalisti hanno il dovere di promuovere i valori fondanti di «di ogni cultura e società », ovvero la famiglia e il matrimonio, presentando «modelli edificanti di vita e di amore».
Ora, indipendentemente dal condividere o meno questâ??ultima affermazione, credo che i problemi attuali dellâ??informazione e dei media in genere, siano ben altri, e soprattutto che, altro sia il compito di un giornalista.
In questo forse, lâ??editoriale pubblicato dalle 42 testate missionarie, congiuntamente, coglie perfettamente nel segno.
I missionari puntano un grande dito accusatore proprio contro mamma Rai, sottolineando i limiti di un informazione televisiva troppo attenta alla dimensione del gossip e per nulla ricettiva di fronte al mondo circostante.
â??I tg peccano di eccessivo provincialismoâ? sostengono i missionariâ?Š e come dargli torto quando, ti fanno passare come notizia principale la â??spaventosa liteâ? tra Pappalardo e Tequila su Domenica In?
Hanno scelto la Rai come bersaglio, dicono, non perché vogliono intraprendere una battaglia politica, ma perché come tutti i cittadini pagano il canone e pretendono di usufruire di un servizio pubblico che rispecchi le esigenze del pubblico.
Ormai, lâ??unico modo per accedere ad unâ??informazione ampia e documentata sembra essere il labirinto telematico, lâ??universo dei bloggers o i portali che trasmettono â??informazione indipendenteâ?, quasi come se il diritto di conoscere fosse tornato ad essere, a tutti gli effetti, un privilegio, appannaggio di pochi eletti â??navigatoriâ?, esperti di rotte telematiche.
Ora, tornando al discorso del Papa, insistere sullâ??impegno morale puĂČ andar bene quando questo fa riferimento allâ??etica professionale, e invita, piuttosto a eliminare un poâ?? di tutta la spazzatura televisiva che ogni giorno viene proposta, con particolare riferimento allâ??informazione televisiva.
Per quanto riguarda i modelli positivi (la famiglia il matrimonio), se questo implica eliminare dalla programmazione televisiva Willy e Grace, io mi oppongo!
Oggi, a distanza di pochi minuti, le agenzie hanno mandato due notizie che avevano identica connotazione.
La prima riguardava lâ??intervento del Papa a proposito del ruolo dei giornalisti e dei mezzi di informazione in genere, lâ??altra, invece, riguardava il mondo della stampa missionaria, ovvero le 42 testate aderenti alla Fesmi (Federazione stampa missionaria italiana).
Sua SantitĂ , nella giornata in cui si celebra San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, ha annunciato il tema scelto per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerĂ il 28 maggio prossimo ha scelto come tema: «I media: rete di comunicazione, comunione e cooperazione». Nel suo messaggio ha anche richiamato i giornalisti ad una sorta di impegno morale, nel rispetto della veritĂ e per la formazione delle coscienze critiche, â??illuminare le coscienze degli individui e aiutarli a sviluppare il proprio pensiero non Ăš mai un impegno neutraleâ? ha affermato Papa Ratzingherâ?Š e ha aggiunto, dulcis in fundo, che a maggior ragione, i giornalisti hanno il dovere di promuovere i valori fondanti di «di ogni cultura e società », ovvero la famiglia e il matrimonio, presentando «modelli edificanti di vita e di amore».
Ora, indipendentemente dal condividere o meno questâ??ultima affermazione, credo che i problemi attuali dellâ??informazione e dei media in genere, siano ben altri, e soprattutto che, altro sia il compito di un giornalista.
In questo forse, lâ??editoriale pubblicato dalle 42 testate missionarie, congiuntamente, coglie perfettamente nel segno.
I missionari puntano un grande dito accusatore proprio contro mamma Rai, sottolineando i limiti di un informazione televisiva troppo attenta alla dimensione del gossip e per nulla ricettiva di fronte al mondo circostante.
â??I tg peccano di eccessivo provincialismoâ? sostengono i missionariâ?Š e come dargli torto quando, ti fanno passare come notizia principale la â??spaventosa liteâ? tra Pappalardo e Tequila su Domenica In?
Hanno scelto la Rai come bersaglio, dicono, non perché vogliono intraprendere una battaglia politica, ma perché come tutti i cittadini pagano il canone e pretendono di usufruire di un servizio pubblico che rispecchi le esigenze del pubblico.
Ormai, lâ??unico modo per accedere ad unâ??informazione ampia e documentata sembra essere il labirinto telematico, lâ??universo dei bloggers o i portali che trasmettono â??informazione indipendenteâ?, quasi come se il diritto di conoscere fosse tornato ad essere, a tutti gli effetti, un privilegio, appannaggio di pochi eletti â??navigatoriâ?, esperti di rotte telematiche.
Ora, tornando al discorso del Papa, insistere sullâ??impegno morale puĂČ andar bene quando questo fa riferimento allâ??etica professionale, e invita, piuttosto a eliminare un poâ?? di tutta la spazzatura televisiva che ogni giorno viene proposta, con particolare riferimento allâ??informazione televisiva.
Per quanto riguarda i modelli positivi (la famiglia il matrimonio), se questo implica eliminare dalla programmazione televisiva Willy e Grace, io mi oppongo!
Letto 555 volte
Notizie Correlate
Audio/Video Correlati
In archivio
Twitter ergo sum
Articolo 18. Lo âsmemoratoâ Scalfari e il calo di consensi per Monti.
Equo compenso: via libera dalla Camera
Fenomeni, governo tecnico
LibertĂ di informazione dentro i Cie, ancora troppi ostacoli
Occupy Rai
Rispetti i lavoratori? Ti meriti vantaggi
Un fiore per Younas
Estendere lâarticolo 18? La veritĂ Ăš unâaltra, lo si vuole smantellare
La strage di Tolosa e lâimpossibile oblio
Dalla rete di Articolo 21