Il 2 aprile chiamiamo a raccolta il popolo delle primarie

I pericoli di una campagna elettorale in cui i partiti contano più delle coalizioni stanno fornendo una prima immagine di quale passo indietro abbia fatto fare al Paese la disastrosa legge elettorale voluta dal centrodestra.

Dibattiti interminabili sulle candidature, una campagna elettorale spezzettata e accesa intorno a questioni spesso secondarie, sondaggi leciti ed illeciti distribuiti a piene mani, un Parlamento sciolto che continua a riunirsi per varare sotto forma di decreto legge provvedimenti spesso di chiara impronta elettoralistica.

Siamo ancora lontani da quella campagna elettorale alta sui programmi che aveva ripetutamente sollecitato il Presidente della Repubblica.

Anche allâ??interno della Unione, ancora una volta a causa della pessima legge proporzionale, sembrano acuirsi rivalità e protagonismi personali, che offuscano quello che è stato uno dei passaggi fondamentali della nostra recente esperienza politica: lo spirito delle primarie, la straordinaria unità di una coalizione chiamata a raccolta in una bellissima domenica di ottobre per scegliere democraticamente il proprio leader.. Quello stesso popolo ha risposto a Milano in pieno inverno per scegliere il candidato sindaco Bruno Ferrante.

Un popolo di oltre 4 milioni e trecentomila persone rappresenta il capitale più alto di tutto il centrosinistra.

Non vorremmo assolutamente che questo enorme potenziale della coalizione rimanesse inutilizzato.

Facciamo dunque per alcune settimane la campagna elettorale, come la legge impone, con i simboli e con i programmi dei vari partiti, ma non dimentichiamoci che esiste anche lâ??Unione e che esiste la forte prospettiva di un Governo di coalizione il cui programma è stato solennemente presentato sabato scorso allâ??Eliseo.

Per non dimenticare tutto questo vorrei lanciare ora una proposta che potrebbe risultare utile allâ??intera coalizione.

Perché non convocare di nuovo, la domenica prima delle elezioni, contemporaneamente in tutto il paese, il popolo delle primarie per celebrare con un segno unitario e corale una giornata comune di campagna elettorale

Si potrebbero organizzare eventi di ogni tipo, lasciati anche allâ??improvvisazione delle persone comuni che volessero segnare concretamente il loro impegno, i partiti potrebbero promuovere eventi tematici o banchi di propaganda: al centro dovrebbe essere il programma comune ed anche le sue più sintetiche declinazioni. Al posto delle notti bianche tante iniziative diverse, tutte però con i soli colori dellâ??Unione. Si potrebbero anche distribuire ad un euro milioni di copie della Costituzione vigente.

Può darsi che unâ??idea come questa abbia tante controindicazioni, ma una cosa è certa: solo il centrosinistra sarebbe in grado di realizzarla, se volesse.

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