di Fabiola di Loreto
Articolo 21 deplora quanto accaduto in queste ore nei pressi del consolato italiano di Bengasi, in Libia, dove a causa degli incidenti tra manifestanti e polizia ci sarebbero state alcune decine di morti e altrettanti feriti.
Lâ??episodio è da mettere in stretta correlazione con i comportamenti provocatori, razzistici e intolleranti del ministro leghista Calderoli, vanaglorioso â??combattente celtico della cristianità â?, che si è vantato di indossare una maglietta con le vignette satiriche anti-islamiche.
Eâ?? questo il vero volto della Casa delle libertà che per cinque anni ha calpestato la democrazia e ogni forma di convivenza civile nel nostro paese. Ai â??cieloduristiâ? leghisti, ai neofascisti alla Tilgher, Fiore e Mussolini si rivolge ancora Berlusconi per cercare di mantenere in piedi la baracca sgangherata del suo potere.
Eâ?? questo il vero volto della Casa delle â??il libertà â?! Arroganti con gli extracomunitari, accondiscendenti con i potenti padroni del petrolio e del gas ( Putin e Gheddafi su tutti)!
Di fronte a questa tragedia come suonano stonate le parole tronfie dellâ??altro leader leghista, il ministro Maroni, che mentre accadevano gli incidenti in Libia, trionfalmente a Savona sosteneva: "La Cdl sta rimontando, e chi aveva pensato di avere gia' vinto dovra' ricredersi". Per poi aggiungere sfrontatamente che per quanto riguarda le candidature nella Cdl non ci sono "candidati violenti",mentre il centrosinistra ne avrebbe messi in lista alcuni.
Non bastano le dimissioni di Calderoli richieste da Berlusconi, che adesso suonano assai tardive. La verità è che quanto accaduto negli scorsi giorni era stato derubricato a una delle tante finzioni utilizzate ad uso e consumo delle tv.
Venga quindi lo stesso Berlusconi a scusarsi in Tv e a spiegare i veri motivi di queste sue alleanze elettorali â??pericoloseâ?.
Articolo 21 esorta la stampa libera e democratica a vigilare e denunciare questi comportamenti intolleranti, razzisti e neofascisti che, al riparo dellâ??ombrello berlusconiano, rischiano di intossicare la campagna elettorale e di far precipitare lâ??Italia tra le nazioni â??indesiderateâ? nel consesso delle democrazie occidentali più avanzate.