di Articolo 21
La massima autorità europea che sovrintende al regolare svolgimento delle elezioni e della convivenza civile, lâ??OSCE, ha rilasciato il suo verdetto nudo e duro: lâ??Italia è un paese a sovranità limitata per quanto riguarda il sistema dei media, che potrebbe anche alterare il corretto andamento della campagna elettorale e lo stesso voto del 9 e 10 aprile.
Eâ?? quanto sostiene Articolo 21, dopo lâ??uscita del primo rapporto dellâ??OSCE, redatto in seguito alla prima missione degli osservatori, avvenuta nel nostro paese dal 13 al 16 febbraio scorso.
Lâ??OSCE ha confermato quanto da tempo denunciato da Articolo 21 e cioè che: esiste una â??anomalia italianaâ? per il conflitto di interessi tra le proprietà commerciali di Berlusconi e la sua carica di presidente del consiglio; il controllo diretto da parte del premier di tre reti private e indiretto di quelle pubbliche; la legge sulla â??par condicioâ? non risolve il principale problema della
cosiddetta "anomalia italiana".
Per tutte queste ragioni lâ??OSCE invierà una nuova missione di osservatori per controllare il regolare e libero svolgimento della campagna elettorale, a partire dalla seconda settimana di marzo fino a dopo il 10 aprile.
Articolo 21 si auspica che anche questa notizia venga rilevata come importante e fondamentale, tale da rientrare nellâ??ampio concetto di diritto di cronaca e che, pertanto, sia prontamente data in maniera ampia e completa da tutti i tg, oltre che dalla stampa.
Quello che ci amareggia, comunque, è che mentre le autorità europee sembrano più preoccupate di questa anomalia, che non ha riscontro in nessun paese dellâ??Occidente, le nostre autorità di garanzia sembrano lente e paludate nel prenderne atto, nonostante le pressanti e continue denunce.