Articolo 21 - Editoriali
Anche Il Tornasole viola la par-condicio
di Fabiola di Loreto
Dunque ieri sera su Raidue la conferma ufficiale, inequivocabile, incontrovertibile è arrivata: "Il Tornasole", il programma-samizdat per pochi intimi condotto da Andrea Pezzi ogni mercoledì in seconda serata (per tentare di salvarlo dai flop del lunedì, ma con identici catastrofici risultati), è un programma di informazione e non di intrattenimento. La cosa grave è questa: il programma di Pezzi, pur essendo di vera e propria informazione, non è ricondotto sotto una testata giornalistica (e quindi sotto la direzione del TG2 di Mauro Mazza). E quindi non può, in periodo pre-elettorale, violare la legge, parlare di politica, occuparsi di politica, toccare per dieci abbondanti minuti temi politici. La legge ieri sera su Raidue è stata violata apertamente. E la cosa più grave è che il programma era registrato qualche ora prima della messa in onda negli studi di Milano, e, a quanto ci risulta, è stato visionato in bassa frequenza. E quindi c'era tutto il tempo per rimediare alle violazioni di legge. Le cose sono andate così. Pezzi aveva invitato in studio Vittorio Feltri, direttore di "Libero". Evidentemente l'invito era partito da qualche giorno prima e quindi Pezzi non sapeva che Feltri ne avrebbe approfittato per parlare del caso suscitato dall'editoriale di Paolo Mieli sul Corriere della Sera a favore del centrosinistra. Feltri ovviamente ha approfittato dell'occasione per criticare Mieli, tirare acqua al mulino del centrodestra e parlare di politica a modo suo. Il tutto senza alcun contraddittorio e senza che il conduttore intervenisse per frenarlo. Solo alla fine Pezzi ha detto che il programma non era sotto tutela di alcuna testata giornalistica e quindi si è reso perfettamente conto delle regole e delle norme che stava violando. Ma non se n'è accorto alla fine, lo ha fatto deliberatamente fin dall'inizio. Quel programma era nato fin dal palinsesto come programma d'intrattenimento. Ma un pezzo di Paolo Martini su "La Stampa" svelò che si trattava di un trucco di Raidue di Ferrario per mascherare la realtà e nascondere ai membri di centrosinistra del Cda la verità dei fatti. Il programma pare sia stato voluto dalla potente forzista Debora Bergamini e Pezzi sia il suo pupillo. Quando lessero l'articolo di Martini i consiglieri del centrosinistra di viale Mazzini chiesero immediatamente lumi sulla faccenda e sui nomi degli autori. Salì al settimo piano Ferrario in persona e giurò che si trattava di un programma d'intrattenimento. Obiettivo del centrodestra era quello di catturare i giovani, con risultati che si sono rivelati fallimentari. Pezzi oltre ad essere antipatico e inadatto al mezzo televisivo, risulta odioso ai giovani proprio per la sua supponenza, la sua presunzione, la sua superbia. E quindi ottiene proprio risultati contrari. Insomma si capisce che è un raccomandato messo lì di forza e i giovani s'incazzano. Risultato della violazione di legge di ieri sera un misero 6,5 per cento, con 596 mila telespettatori. Però quandoi parlava Feltri lo share è salito fino al 9,5. Da viale Mazzini ci segnalano un retroscena che rende ancor più grave quanto è accaduto. E cioè che si sia parlato di politica in un programma d'intrattenimento in consapevole e aperta violazione alle norme. Il programma è stato tagliato di una quindicina di minuti. Ma, anziché tagliare la parte politica che violava la legge, è stata tagliata la parte iniziale: quella in cui Roberto Amen, giornalista ai vertici delle Triubune Parlamentari, parlava della vicenda del pozzo di vernicino e della relativa tragedia. Il fatto è grave e va segnalato al Garante delle Comunicazioni e alla Vigilanza.
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