di Vittorio Roidi
Potrebbe essere costretta a chiudere i battenti, la scuola di giornalismo di Urbino. La Regione Marche ha infatti dimezzato il finanziamento annuale.
Eâ?? una vicenda difficile da capire. Lâ??Istituto per la formazione al giornalismo esiste da 16 anni. Ha sfornato professionisti di valore, che lavorano dovunque. A parte lâ??istituto â??De Martinoâ? di Milano, lâ??Ifg è una delle istituzioni più vecchie e prestigiose, che ha dato lustro alle Marche, visto che alle selezioni arrivano da tutta Italia centina di giovani, pur essendo il corso (biennale) molto duro, selettivo e privo di garanzie di occupazione. Eppure la Regione, che già negli ultimi anni, aveva limato i fondi (attinti peraltro dai finanziamenti europei) ha deciso che da 300 mila euro si doveva scendere a 165.
In questo modo sarà impossibile proseguire il lavoro. Lâ??unico stratagemma sarebbe raddoppiare le tasse pagate dai praticanti (oggi 5000 euro nel biennio). Ma sia il direttore dellâ??Istituto, la sociologa Lella Mazzoli, sia il direttore della scuola, Giovanni Mantovani, lo hanno già escluso. â??Non vogliamo una scuola di élite. Non è giusto far diventare giornalisti solo i figli della borghesia più agiataâ?. Occorre ricordare che durante il corso teorico-pratico gli allievi affrontano anche le spese di vitto e alloggio. Lâ??Ifg produce un giornale stampato a colori, notiziari radiofonici e televisivi, e ogni giorno sforna unâ??agenzia e servizi in un portale Internet).
Lâ??attuale biennio si concluderà a maggio e lo stesso mese dovrà essere bandito e pubblicato il concorso per quello successivo. Tutte le forze politiche di Urbino si sono dette dispiaciute, ma è difficile che ad Ancona, nel corso della campagna elettorale, si trovi la soluzione del problema. Forse subito dopo? Ma a chi interessa una buona formazione dei giornalisti?