di Articolo 21
â??Sul caso della fuga del Presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, dal programma di Lucia Annunziata non sono possibili giudizi da â??cerchiobbottistaâ? anche se provenienti dai massimi vertici della RAIâ?. Eâ?? quanto sostiene Articolo 21, che in una nota prende le difese della giornalista, già presidente dellâ??azienda di Viale Mazzini.
â??Per la prima volta, domenica scorsa, il premier è stato sottoposto ad una serie di domande con correttezza e competenza da una collega che non ha mai perso il senso della misura né si è piegata ai diktat e alle offese dellâ??intervistato.
â??Questo è quanto avrebbero dovuto fare negli ultimi cinque ani di governo del centrodestra tutti quei giornalisti, oggi riscopertisi â??novelli soloniâ? nel giudicare con severità lâ??Annunziata, e che invece hanno spesso piegato le loro schiene ai ripetitivi monologhi di Berlusconi, come ha autorevolmente commentato oggi anche il decano dei giornalisti italiani, Enzo Biagi, la prima vittima dellâ??Editto bulgaro berlusconiano.
â??Ieri, è stata scritta una buona pagina di giornalismo televisivo, così come più volte auspicato dallo stesso Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, quando ha invitato i giornalisti a mantenere la schiena dritta, a difendere il pluralismo dellâ??informazione e lâ??autonomia del servizio pubblico:
â??Articolo 21 si auspica che nella riunione di mercoledì prossimo il CDA della RAI non metta sotto processo lâ??Annunziata, ma al contrario stigmatizzi il comportamento del premier e riconosca il comportamento professionale dellâ??Annunziata come un esempio da seguire da parte dei giornalisti RAI di fronte a qualsiasi potente politico di turno, sia questi espressione della maggioranza oppure della opposizione.