di Elisabetta Reguitti
Metti una giornalista americana, di New York, che osserva la situazione politica italiana.
Aggiungi un diario, trascrizione puntuale di fatti, ricostruzione fedele di ciò che è avvenuto dal 20 ottobre 2007 al 10 aprile 2008: da quando cioè Romano Prodi è uscito dalla politica italiana fino alla vigilia delle ultime elezioni politiche vinte dal centro-destra.
Una cronaca ordinata basata su giornali, programmi tv e siti internet
Ecco a voi “Goodbye Prodi”, edito da Bompiani, scritto da Alice Oxman che da anni vive a Roma.
Da dove nasce l'idea di questo libro?
L’idea è nata mentre vivevo quegli anni.
Perché la scelta dello stile “diario”?
Perché nel giornalismo italiano la ricostruzione diventa subito opinione. A me lo svolgersi di certi eventi, interessa giorno per giorno, ora per ora, come in “Sotto Berlusconi”.
Nell'introduzione definisce la “fine di Prodi un pezzo di storia mancante nel mosaico del nostro Paese”. Perché?
Perché è un pezzo di storia mancante. Si parla di Prodi per fare colore, mai per ricordare eventi e fatti veri.
Non mancano gli elementi di racconto anche e soprattutto dello stile di Prodi fatto di lavoro, sobrietà nella vita personale oltre che nel suo modo di governare. Un esponente politico, un uomo “per bene” dunque ma finito per essere considerato quasi un perdente.
Forse specchio della mentalità diffusa dei nostri tempi'?
Gli elementi di racconto servono per ricordarci quanto era diversa l’Italia di allora . Temo che “la mentalità” diffusa dei nostri tempi” si restringa fra Bondi e La Russa e fra “Libero” e “Il Giornale”. Anche nei momenti peggiori, tutto ciò che accadeva allora non scendeva mai così in basso.
Quale evento o fatto, dal suo punto di vista, può essere considerato il punto di rottura del governo Prodi?
Bertinotti, Mastella, e il silenzio di Prodi.
Romano Prodi, allora, è stato forse il parafulmine delle lotte intestine al centrosinistra emerse poi in seguito?
Un politico di peso è sempre un parafulmine.
C’è chi resiste e c’è chi cade sul campo.
Quali similitudini trova tra all'interno del centrosinistra di Prodi e l'opposizione di oggi?
Anche l’opposizione di oggi ha molti capi e nessun leader.
Prodi è praticamente diventato un fantasma. Quanto secondo lei ha pesato la sua volontà e quanto invece la volontà dei “suoi”?
Stava zitto allora, sta zitto adesso. C’è molta dignità. Ma certe cose continuiamo a non sapere.
Chi sarà il nuovo Prodi?
Se ci fosse l'avremmo saputo
Perché anche lui ha sottovalutato il conflitto di interessi?
E' stato un vero peccato.
Prodi e la sua bicicletta. Crede sarebbe disposto a tirare una “volata” per dare consistenza ad un partito, come il Pd, quasi incapace di decidere oltre che agire e che sembra pensare di costruire il suo futuro sulle macerie del Pdl?
Se Prodi possa ancora essere il leader del Pd non lo sapremo mai, perché nessuno del Pd glielo chiederà. Goodbye vuol dire addio.