di Roberto Tassan
Durante il duello televisivo tra Berlusconi e Prodi si sono potuti riscontrare numerosi errori nella comunicazione del Premier che elenco, qui di seguito, in forma sintetica:
?? Berlusconi ha ??inondato? gli ascoltatori di numeri. Se i numeri sono generalmente efficaci ed incontestabili (come si suol dire ??non si gioca con i numeri?), dal punto di vista comunicazionale occorre evitare l??errore di sovrabbondare. Bene lo sanno i pubblicitari che non reclamizzano mai più di un prodotto ed i conferenzieri più abili che non si esprimono mai su più di due o tre argomenti. L??overdose di dati manda in tilt il cervello di chi ascolta e fa precipitare la capacità di attenzione e concentrazione.
?? Berlusconi ha mantenuto per la maggior parte del tempo un sorriso molto eloquente (e sgradevole). La prima caratteristica che si nota è probabilmente attribuibile alla volontà di schernire, sminuire l??avversario. Questo tipo di sorriso ?? definito appunto di ??scherno? ?? è poco gradito allo spettatore, anche dal punto di vista della percezione subliminale.
Inoltre il volto sorridente era caratterizzato da una certa asimmetria tra lato destro e sinistro. Occorre premettere che i nostri gesti coscienti ed incoscienti sono il prodotto di impulsi nervosi provenienti dalla parte più evoluta del nostro cervello: la neo-corteccia. Il nostro cervello è suddiviso in due emisferi che hanno funzioni separate ancorché integrabili. Senza scendere troppo nel dettaglio possiamo affermare che il lato sinistro di un destrimane è deputato alle funzioni razionali mentre quello destro alle funzioni più creative. Quando il volto dell??uomo presenta un??asimmetria più o meno marcata, la sua origine va ricercata nell??ambiguità. Sembra che anche questa manifestazione sia percepita subliminalmente.
?? Berlusconi ha trascurato il contatto visivo con gli spettatori ed ha passato gran parte del suo tempo disegnando sul suo block-notes. Sfuggire lo sguardo è anche questo percepito come un segnale di ambiguità ed ha un impatto notevolmente sgradevole sull??osservatore. (Gli studiosi affermano che è opportuno mantenere un contatto oculare con propri interlocutori per almeno il 70% - 80% della durata del colloquio).
?? Il continuo disegnare del premier ha due significati, uno palese ed un altro occulto o, per meglio dire, conosciuto solo dagli studiosi.
In primo luogo ha messo in evidenza il suo nervosismo e la sua insicurezza. La necessità di ??concretizzare? con numerosissimi disegni ?? soprattutto linee e quadrati ?? ed accompagnare con questi il suo pensiero è stata un??opera inconscia di rafforzamento di ciò che voleva dire, probabilmente dettata da una forte insicurezza. Anche questa manifestazione è stata sicuramente colta da molti spettatori.
In secondo luogo ha consolidato un'altra manifestazione osservabile della sua personalità. Anche qui occorre fare una sintetica premessa. Ogni essere umano privilegia un canale sensoriale di accesso delle informazioni provenienti dal mondo esterno: così si può essere ??uditivi? quando l??udito è predominante; ??visivi? quando si privilegia la vista e ??cinestesici? quando è predominante l??odorato, il gusto ed il tatto. L??uso continuo e frenetico della penna ha fatto capire che il premier appartiene alla categoria dei ??visivi?. Ora, secondo alcune accreditate teorie comportamentali, sembra che i soggetti ??visivi? siano portati ad una sovra-valutazione della propria personalità: ??io valgo mentre gli altri non valgono niente al mio confronto!?.
Al contrario il suo antagonista ha utilizzato un sorriso molto accattivante, ha dato numerosi segnali emotivi positivi con una grande attenzione ai sentimenti dei suoi ascoltatori, uno sguardo molto diretto ed un eloquio paterno, non troppo brillante ma che ispirava fiducia.