Hanno ragione gli americani a dire ai loro connazionali in Italia di stare attenti perchè, al pari di Libia, Israele, Bengladesh ed altri simili (Africa compresa), il nostro è un paese a rischio. Del resto quando è lo stesso Capo del Governo, Sua Eccellenza il Cavalier Silvio Berlusconi, a sostenere che la democrazia è in pericolo, bisogna credergli.

I Giornali sono tutti in mano a sporchi comunisti, per non parlare poi delle Televisioni (comprese le Sue), della Magistratura, delle Cooperative ed ora anche del vertice della Confindustria; le dimostrazioni contro il governo e il suo leader sono organizzate dai rossi e per strada ci vanno le squadraccie sovversive, allora c'è veramente di che preoccuparsi. Sua Eccellenza, che ha ricordato a Della Valle di dargli del Lei, (avrebbe potuto dire del Voi, sarebbe stato più appropriato), teme infatti che si ricominci con la vecchia usanza di mangiare i bambini (innocenti e tenere creature prive di aviaria pasto quotidiano dei rossi), o a disseppellire vecchi '91 interrati all'indomani della guerra di liberazione.

Ed proprio per contrastare questo pericolo che Sua Eccellenza il Cavaliere scese in campo una decina di anni fa, privo di scheletri nell'armadio, non come Della Valle, e con l'animo bianco di un fiore screziato però del rosso garofano craxiano, anche se allora non più in auge. Ed è sempre per difendereci dalle armate sovversive che ci ha schierato nei ministeri uomini d'ordine come l'On. Calderoli, o l'On: Scaiola cui Marco Biagi rompeva i coglioni per avere una scorta.

E allora l'amico George, non poteva non venire in aiuto in un momento di tanto pericolo soprattutto alla vigilia delle elezioni, quando sono i duri a dover intervenire. Beh, meno male che c'è Sua Eccellenza e che c'è l'amico George a salvarci, a meno che il Cavaliere non decida di far occupare il Parlamento facendone un bivacco per i suoi manipoli, e la sesta flotta non arrivi a contrastare l'Armata Rossa che scende da Bologna brandendo mortadelle.