di di Mario Lavalle
Dunque , l'Autorità ha certificato che TG4 e Studio aperto di Mediaset - in misura più grave - ma anche TG1 e TG2 della Rai hanno presentato gravi squilibri nella impostazione delle loro cronache politiche. E' un giudizio pesante per i responsabili di quelle testate ed anche per gli azionisti delle aziende che le editano. E' un giudizio sancito da sanzioni pecunarie che , nella loro inadeguatezza, hanno tuttavia un valore simbolico non trascurabile.
Purtroppo , però , l'intervento dell'Autorità non coglie - e non può sanare - l'effetto complessivo sull' informazione televisiva che può risultare dai comportamenti delle singole testate televisive così come documentati dalle rilevazioni meramente quantitative sulle quali i giudizi sono formulati.
Riflettiamo innanzitutto sulla quantità complessiva del pubblico coinvolto.In larghissima approssimazione, il Tg1 raggiunge ( sull'intera giornata) circa il 28% degli utenti televisivi , il TG2 il 14 % , TG4 e Studio aperto ,complessivamente, il 20% . Dunque circa due terzi dell'informazione politica diffusa dalla televisione italiana risultano sbilanciati a favore di uno dei due schieramenti.Dall' altra parte abbiamo il "sorprendente" equilibrio ( quantitativo ) del TG5 ( 26 % di pubblico sull'intera giornata) e il TG3 con il suo 12/15 % .
Ma , come abbiamo detto , gli squilibri e gli equilibri certificati dalla Autorità sono rela tivi a dati "quantitativi " grezzi . Essi non tengono conto di come i tempi assegnati alle varie notizie vengono collocati nelle diverse edizioni dei TG ( 1 minuto a mezzanotte vale 1/20 di un minuto alle 20.00!) così come non tengono conto della sequenza con cui le notizie vengono proposte al'interno della singola edizione , nè tengono conto delle titolazioni . Non tengono sopratutto conto dei temi ( gli "items") e dei commenti che vengono immessi all'interno dlla singola , cronometrata, notizia.
Emerge allora un dato complessivo grave e pesantissimo. Ed è che lo squilibrio"quantitativo" accertato e certificato dall'Autorità costituisca solo l'indizio di un ben più pesante e consistente squilibrio "qualitativo" consistente nella immissione sui circuiti informativi televisivi di vere e proprie campagne di disinformazione,di parole d'ordine martellate, di delegittimazioni personali.Squilibrio qualitativo al quale potrebbe essere tentata , ed accodarsi , anche qualche testata che oggi l'Autorità non sanziona ma sulla quale l'appartenenza proprietaria pesa come un minaccioso macigno.
Esistono casi concreti , rilevati nelle scorse settimane , che fanno temere la esistenza e la non casualità di questi comportamenti.Ci riferiamo al linciaggio di Lucia Annunziata dopo il suo scontro con il Presidente del Consiglio, ai commenti progressivamente correttivi sulla pessima performance berlusconiana contro Prodi, alle cronache vistosamente manipolate del suo intervento a Vicenza, al successivo isolamento (con delegittimazione ) dell'imprenditore Della Valle , alla falsa notizia dell'aumento delle tasse sui Bot.
C'è il rischio ( in qualche atteggiamento berlusconiano si potrebbe intravedere "la promessa")che questo tentativo di condizionamento e di inquinamento dell'informazione televisiva si aggravi nelle prossime settimane, nell'estremo e disperato tentativo di rovesciare un esito elettorale che appare segnato.
Come abbiamo detto, contro questa possibilità - o, come vorremmo sperare,contro questo tentativo - non ci sono oggi, all'interno di un sistema televisivo controllato al 90% dal patron di Forza Italia ,nè garanzie ,nè possibilità di interventi correttivi efficaci.
Ci si deve affidare alla coscienza dei Direttori, alla vigilanza organizzata delle redazioni, alla dignità professionale dei singoli giornalisti. Ci si deve affidare alla capacità dei cittadini di decodificare i messaggi scorretti e propagandistici che possono giungere, in maniera organizzata , nelle loro case.
In questa ricerca equilibrata della verità , in questa esigenza di completezza informativa, in questo fornire ai cittadini elementi di identificazione e di valutazione delle possibili manipolazioni, insostituibile appare la funzione della stampa indipendente. Che non a caso viene preventivamente bombardata dal Presidente del Consiglio, per accusarla preventivamente di orientamento fazioso,per dipingerla legata a poteri e interessi , per ridurne la forza di diffusione.
Le prossime settimane saranno difficili. Il centro-sinistra intende affrontarle con serenità e tranquillità . Ma questa tranquilla consapevolezza della propria forza e delle concrete possibilità di vittoria elettorale , non debbono attenuare l'attenzione e la vigilanza contro i rischi e i tentativi -ripetiamo, già in atto e certificati-di inquinare il circuito informativo del nostro Paese.