Alcuni giorni orsono il Presidente della Repubblica aveva chiesto di abbassare i toni di questa campagna elettorale. Per tutta risposta Berlusconi ha proseguito inperterrito nella â??strategia dellâ??insultoâ?� nei confronti dei leader del centro-sinistra, unâ??attività in cui esprime il meglio della sua (presunta) cultura liberale e democratica.
Più sottile, ma non per questo meno insidiosa e pericolosa per lâ??odio che semina a piene mani contro lâ??avversario politico, è lâ??azione di indottrinamento â?? sarebbe più corretto dire di capovolgimento della realtà - che viene svolta dal quotidiano online ufficiale del Dipartimento di Formazione di Forza Italia (www.ragionpolitica.it), rivolto ai quadri e ai militanti del partito.
Con toni che ricordano da vicino gli ultimi giorni prima della caduta di un regime, Berlusconi è così diventato â??una mina vagante per il regime monopolistico del potere comunistaâ?� e naturalmente â??la sua più grande vittimaâ?�. Sarebbe,infatti, partita lâ??offensiva della â??coltre di regime postcomunista che, penetrato opportunisticamente in ogni angolo della società, dagli apparati statali e centrali e periferici fino alla scuola ed alle cooperative di potere, comincia a trasudare, a trapelare, mostrando il suo vero voltoâ?�. Un regime che ha messo in campo i suoi sicari: lâ??Annunziata â??in versione Rambo con tanto di coltello tra i denti pronta da usare il potere dellâ??informazione pubblica che i «compagni» le hanno dato per farne strumento di distruzione del libero confronto democratico nonché della libertà di informazioneâ?� e, ovviamente, Paolo Mieli â??che mette persino a repentaglio le vendite del proprio giornale, crollate del 50% dopo la sua eroica uscita pubblica, pur di erogare il servizio richiesto dai «compagni» che gli danno da mangiareâ?�.
Insomma, la verità dei â??formatori berlusconianiâ?� è quella di una sinistra che â??sta chiamando allâ??appello tutti i poteri forti, sta chiedendo ai tanti servi che hanno mantenuto inseriti nella rete di clientele ai vari livelli, di ripagare in qualche modo i favori ricevuti da 50 anni di monopolio silente postcomunistaâ?�. (Letizia Bendoni, Il monopolio del regime, 28 marzo 2006).
Ma lâ??immaginaria chiamata di correo dei servi del â??regime monopolistico del potere comunistaâ?� non parrebbe sufficiente per fermare il cavalier Berlusconi ed ecco che arriva lâ??ordine di arruolare le â??masse violenteâ?�, perché â??gli assalti urbani con vetrine infrante e auto in fiamme sono legate dallo stesso filo con il pressante pompaggio mediatico che scompone e ricompone la comunicazione del centro destraâ?�. Una strategia eversiva, che troverebbe copertura nelle â??solide postazioni nella magistratura e nellâ??informazioniâ?� senza le quali â??le sue giovani ed esaltate masse violente sarebbe lanciate allo sbaraglio; una, due, al massimo tre operazioni di successo impunità, ma poi i nugoli di teppismo politico sarebbero dissolti. Invece noâ?�.
La campagna elettorale del centro-sinistra avrebbe,dunque, un unico obiettivo: â??propagare ansia nella società con ripetuti atti di eversione da parte di bando che usano mezzi e perseguono fini illegali. Sovvertire la politica del centrodestra manipolando la sua comunicazione, per propinare unâ??immagine sistematicamente alterataâ?� (Gabriele Cazzulini, Eversione e sovversione. La campagna elettorale della sinistra, 27 marzo 2006).
Come risposta allâ??invito alla moderazione di Ciampi non è male. Sono argomentazioni, che rasentano la farneticazione tipica della propaganda di un sistema totalitario, che non troverebbero cittadinanza in nessuno dei partiti popolari e conservatori dâ??Europa.
Il delirio e la sindrome da accerchiamento tipica della fine di un regime sembrano aver raggiunto il loro apice.
Lâ??unica, amara, consolazione arriva dal calendario: siamo in vista del traguardo delle elezioni del 9 e 10 aprile e la speranza è quella che nei prossimi mesi questi ultimi epigoni del berlusconismo siano impegnati a riflettere sulle motivazioni della sconfitta e dellâ??ingratitudine del popolo italiano.