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Articolo 21 - Editoriali
Chi ha faccia e mani pulite venga a salvare il calcio
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di Domenico Sportivo

Campionato finito? Chissà. Sicuramente, però, affogato in un mare di veleni e sospetti.
Campionato cancellato? Lo deciderà la giustizia sportiva.
Campionato taroccato? Quello di un anno fa sicuramente, questo chissà.

Ecco le domande, i dubbi che mi tormentano e che ?? lo confesso - mi hanno tenuto lontano oggi da notizie e immagini dai campi di serie ??A?. Come tanti tifosi la nausea ha vinto sulla passione,anche quella ?? sincera - dei 60mila che a Bari hanno fatto cornice al più?virtuale degli scudetti.
Non c??è neanche la soddisfazione del ??l??avevo detto? che il pallone prima o poi sarebbe scoppiato. Un gioco (giocattolo?) da tempo rottamato, governato dai signori del business, a caccia di soldi, solo e sempre soldi, ancora più soldi, favoriti da un sistema di favori,tolleranze,lassismo e di provvedimenti ad hoc. D??altronde, se il conflitto d??interessi non è una colpa ma un caposaldo del sistema, perché il calcio dovrebbe essere diverso dal Paese? 

Ecco la Lega,cioè la Confindustria del pallone, guidata da un signore che è anche al vertice del Milan e assai?vicino a Mediaset, cui ??tra l??altro - ha venduto i diritti ??digitali? della (sua) squadra e delle altre big senza neanche uno straccio di assemblea, come si fa in una qualsiasi associazione.
Ed ecco la Federcalcio (il Governo del pallone) guidata da un signore ??oggi indagato per frode sportiva - che è anche ai piani alti di Capitalia, ovvero la banca che controlla alcune società di calcio.

Ed è in questo sistema che prospera ?? praticamente senza limiti- la GEA, che ha al vertice alcuni ??figli di papà?, che fanno affari di famiglia senza limiti o pudori, e intorno (e dentro) alla quale ruotano giocatori,allenatori,procuratori e giornalisti. Un perverso tourbillon dove tutto è lecito, perché nessuna legge o regolamento lo vieta. Un mondo ?? il calcio - dove tutto si può fare e si può chiedere: per esempio quello che a nessun cittadino è concesso, come rateizzare in più di 20anni il proprio debito col Fisco (vedi Lazio).

E nella giungla del ??liberi tutti? alligna anche la malapianta dei giornalisti ??embedded?, quelli che la maglietta ce l??hanno a strisce bianconere. Non tanti, per fortuna, ma collocati strategicamente in giornali e tv. Ma, attenzione, se sei fuori dal coro in televisione non ci vai più (ricordate Agroppi e Boniek?), oppure panchine non te ne offriranno più (vedi De Sisti o il lungo ostracismo a Zeman).
E l??amarezza cresce nel vedere che la schiena dritta non l??hanno avuta ?? sempre secondo quel che finora è emerso dalle indagini della Procura di Napoli - neanche imprenditori seri e appassionati  come i fratelli Della Valle.

Magari ?? diciamolo - che gli arbitri non fossero tutti ??mammolette? lo sospettavamo (e ora qualcosa in più sappiamo), ma forse ci potevamo risparmiare la figuraccia internazionale di proporre per i Mondiali in Germania un De Santis non insensibile, secondo gli inquirenti, alle ??sirene? moggiane.
Unica diversità (rispetto alla politica): almeno ??quelli del calcio sotto inchiesta? non hanno gridato al complotto o parlato di giustizia ad orologeria. Purtroppo,però,questo calcio dove tanti sapevano,ammiccavano,alludevano (mentre qualcuno tramava, falsava e faceva affari non tutti trasparenti) non ha trovato in sé la forza e gli anticorpi sufficienti -nonostante i tanti dirigenti e le tante società ??pulite?- per fermare una metastasi che stava per diventare letale.

Allora proviamo a dire ??basta!?, a chiedere (in tanti) che si facciano avanti i Rivera, i Facchetti, chi ha faccia e mani pulite e può diventare il simbolo di un calcio italiano che vuole davvero cambiare,anche per sopravvivere.
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