Câ??erano una volta i moderati. Potrebbe iniziare così il racconto sulla deriva barricadiera del popolo di Forza Italia che si esprime nello â??spazio Azzurroâ?�, riservato ai commenti dei militanti sul sito ufficiale del partito www.forza-italia.it
Lâ??aggressione verbale e mediatica di cui sono stati oggetto i senatori a vita per aver esercitato un loro diritto costituzionalmente garantito di esprimersi in occasione del voto di fiducia al governo Prodi, trova qui ampia eco, con toni truculenti sintetizzati nel messaggio di tal Stefania: â?? Adesso per spuntarla dobbiamo solo sperare che qualche senatore crepi â?�.
Del rispetto dovuto per i senatori a vita (mai nella storia del Parlamento si era dovuto assistere ad una gazzarra simile) nei messaggi dei gladiatori azzurri non câ??eâ??,ovviamente, la benché minima traccia e il termine più usato eâ??: â??Vergognaâ?�.
Ad Andreotti, fino a qualche giorno fa candidato della Casa della Libertà per la Presidenza del Senato, sono riservati i commenti piuâ?? acidi, peraltro intrisi di totale ignoranza sulla storia della DC: â??eâ?? sempre stato un capo banda della sinistra democristiana. Anzi il capobandaâ?�.
Se avessero votato contro Prodi sarebbero immediatamente diventati dei martiri dellâ??anticomunismo, mentre oggi lâ??auspicio diventa che â??lâ??indecenza dei senatori a vita si cancella con la riforma costituzionaleâ?�, per mettere fine alla â??gerontocraziaâ?� dei â??parassiti a vitaâ?�.
Quel che non riescono a sopportare i supporter di Berlusconi che vi possano essere dei senatori che â??non sono stati eletti dal popoloâ?�, che oltre tutto â?? paghiamo con le tasse del nord â?�.
Insomma un impasto di populismo spicciolo, di antipolitica, di ignoranza della Costituzione e della storia repubblicana che non puoâ?? non preoccupare.
Dâ??altronde i vertici di Forza Italia e della Casa della Libertaâ?? (salvo rare eccezioni) non fanno che gettare quotidianamente benzina sul fuoco dellâ??odio contro i presunti usurpatori, per giunta comunisti. Toni che, se possibile, appaiono ancora piuâ?? forti e distruttivi di quelli usati nellâ??ultima campagna elettorale.
Eâ?? giusto ricercare il dialogo con lâ??opposizione come faticosamente stanno cercando di fare i vertici dellâ??Unione, ma eâ?? indispensabile che invece di aizzare i loro militanti come novelli gladiatori anticomunisti, i leader della Casa della Libertaâ?? accettino democraticamente la sconfitta elettorale e abbandonino la strategia dellâ??insulto per passare a quella della sacrosanta critica dellâ??opposizione nel merito dei provvedimenti del Governo.
Il ritorno a una normale dialettica maggioranza-opposizione deve essere pregiudiziale a qualsivoglia forma di dialogo istituzionale in Parlamento. Lâ??attacco ai senatori a vita eâ?? lâ??ultimo atto di una inaccettabile, sotto il profilo etico e politico, strategia di comunicazione pensata per delegittimare il Governo e le istituzioni: nessuna concessione su questo terreno a Berlusconi&C., pena rischi gravi per la convivenza civile e per il futuro della nostra democrazia.
I confini del populismo e dellâ??antipolitica sono stati oltrepassati da troppo tempo e piuâ?? passa il tempo e piuâ?? saraâ?? difficile tornare indietro.