di Salamandra
Ci voleva proprio la campagna contro i taroccamenti e la pubblicità occulta nei programmi RAI da parte di ??Striscia la notizia? e del suo ??mentore? Antonio Ricci, per far scattare dentro Viale Mazzini la furia purificatrice all??olio di ricino?
Sembra purtroppo di sì!
Eppure, dal 1994 dentro all??azienda era attivo un Osservatorio sulla pubblicità occulta che monitorava le eventuali ??marchette? pubblicitarie che, a quanto denuncia oggi il ??Corriere della sera?, negli ultimi due anni hanno prodotto un giro di affari in nero sui 150 milioni di euro ( 300 miliardi di vecchie lire!).
Siamo di fronte ad un vero e proprio sistema parallelo di raccolta pubblicitaria, che danneggia non solo l??immagine del servizio pubblico, ma anche le stesse finanze, visto che questa massa di soldi viaggia fuori dai canali istituzionali regolati dalla SIPRA, la società controllata dalla RAI, deputata appunto alla raccolta pubblicitaria (spot, messaggi promozionali, sponsorizzazioni e quant??altro).
Soldi in nero che vanno ad ingrassare le tasche di personaggi dentro e fuori l??azienda, probabilmente, come sostiene il servizio del ??Corriere? e come fa presupporre il ricorso ad indagini interne e della magistratura, avviate dalla stessa direzione generale della RAI.
Eppure, segnali forti erano venuti già da qualche tempo, anche dopo lo smantellamento dell??Osservatorio interno, sempre grazie alle denunce satiriche di ??Striscia?: Sanremo, Miss Italia, gli show del Sabato sera organizzati da Bibi Ballandi, Una giornata particolare,il flop della Milly Carlucci, alcune fiction, qualche trasmissione sportiva e altri ancora.
Ma non vorremmo che la ??furia all??olio di ricino? colpisca solo alcuni personaggi caduti in disgrazia, senza ??padrini? politici alle spalle, mentre su altri calerà il ??silenzio opportunistico?.
Ci sono spazi informativi politici che, ci dicono alcuni moralizzatori interni all??azienda, non sono immuni a questa ??malattia? remunerativa.
E poi, che dire della ??marchettona politica? fatta tra sabato e domenica mattina della settimana appena trascorsa, quando dentro al contenitore di Guardì ??In famiglia?, su Raidue, ci si è dilungati per quasi 15 minuti nel decantare le meraviglie prossime future che verranno con la costruzione della nuova Fiera di Milano?
Ospite in studio, tra il giornalista Baruffa e la conduttrice Volpe, il Presidente della Fiera spa Luigi Roth ( ??boiardo di lungo corso, ex-democristiano, già manager dell??IRI, oggi alto dignitario del Vaticano, molto vicino al governatore della regione Lombardia, il ??ciellino timorato di Dio? Formigoni), il quale grazie anche ai filmati prodotti dalla stessa società illustrava i prodigi urbanistici, occupazionali e affaristici del nuovo centro fieristico, che sarà inaugurato a primavera del 2005, proprio a ridosso delle elezioni regionali ( quando si dice il caso!)
Se non ricordiamo male, fino a poco tempo fa, presidente della Fiera era proprio un certo Cattaneo, oggi DG decisionista della RAI!
Una domanda ci sorge spontanea: ma la Fiera non è una società privata, per di più quotata in Borsa?
E allora non si dovrebbe avere una certa ??cura? nel parlare in una società finanziaria, magari relegandola negli spazi informativi dedicati, come quelli economici dei TG?
Due pesi e due misure, caro DG Cattaneo? Oppure l??olio di ricino è una cura che va bene solo ai ??soliti noti??