di Vincenzo Vita
La morte di Enzo Siciliano ha lasciato tutti noi sgomenti. Eâ?? un vuoto, quello che ora ci appare, forse incolmabile perché Enzo ha rappresentato davvero uno dei punti alti della cultura e dellâ??impegno civile nel nostro Paese. Eâ?? stato particolarmente significativo che durante la commemorazione avvenuta sabato alla sala della protomoteca del Comune di Roma il sindaco Veltroni abbia voluto ricordare quel faticoso e duro periodo n cui Enzo Siciliano fu presidente della Rai, sottolineandone il coraggio a costo di andare contro corrente, nel valorizzare la Rai come protagonista della vita culturale.
Una Rai che, insomma, per avere messo ad esempio nel palinsesto serale il Macbeth dalla Scala di Milano sfidava le logiche banalizzati che in gran parte orientano la televisione generalista. Il richiamo fatto da Walter Veltroni è del tutto condivisibile e apre una finestra sul tema della qualità culturale che oggi più che mai è fondamentale per identificare la fisionomia di un servizio pubblico. Anche per questo tutti noi che abbiamo avuto lâ??onore di conoscere Enzo Siciliano e di frequentarlo, cercheremo di portare avanti quella sua impronta.
Comunque va detto che lâ??accenno di Veltroni alla necessità di una nuova qualità televisiva ha suscitato un applauso scrosciante e liberatorio ai tantissimi presenti alla commemorazione di Enzo Siciliano.