di Nello Trocchia
Abbiamo già raccontato gli effetti del processo ‘greve’ sui procedimenti a carico di corruttori e i regali alla borghesia mafiosa. C’è un altro aspetto da prendere in esame. La proposta di legge sul processo breve: presentata al Senato, potrà far cadere in prescrizione i processi a carico di Silvio Berlusconi. Tra i reati ‘condonati’ sono esclusi il traffico illecito di rifiuti e incendio, ma i reati ambientali? Il paese ha affrontato la frana di Messina con il solito piagnisteo e la promessa di rispettare le norme e combattere l’abusivismo edilizio. Poi è arrivata la tragedia di Ischia e anche in quel caso parole e annunci. Quanto inciderà la norma sui processi per i reati ambientali. Luca Ramacci, il pubblico ministero della procura di Tivoli, esperto in materia non usa mezzi termini: “ Una iniziativa legislativa quasi demenziale, preferibile introdurre l’immunità parlamentare”.
Tutti i reati che cagionano danno all’ambiente sono condonati. “ Spariranno i processi per abusivismo edilizio, per violazione paesaggistiche, per la tutela degli animali, per inquinamento, ogni forma di aggressione al territorio verrebbe risolta con la prescrizione. Una norma che è di certo peggiore dell’amnistia. Ci sono alcuni effetti devastanti collaterali come il disincentivo dei riti alternativi. C’è una corsia di possibile accelerazione del processo ma nessun imputato sano di mente ne farà ricorso”.
“ Già adesso è difficile arrivare alla fine del processo perché questo codice di procedura penale prevede una serie di adempimenti che consentono all’imputato, che ha un buon avvocato, di arrivare facilmente alla prescrizione. Con questo strumento c’è la matematica certezza di arrivare a prescrizione”. Ramacci fa un quadro della diffusione dei reati ambientali. “ Ho lavorato anche al nord e non c’è grossa differenza: metodi diversi risultati identici. Nel territorio dove opero adesso ci sono 77 comuni e abbiamo un quantitativo di procedimenti enorme per abusi edilizi. Solo quelli che riusciamo a scoprire, visto che , in alcuni casi, la collaborazione degli enti locali è assente. E’ in corso una cementificazione sistematica dell’agro romano che invade tutte le zone vicino alle grandi città. Siamo il paese delle lacrime di coccodrillo dove quando si fanno gli abusi i sindaci si girano dall’altra parte e quando si muore arrivano con la fascia tricolore. Ora neanche più i processi possiamo fare”. In attesa della prossima tragedia siamo certi che i responsabili di abusi edilizi, lottizzazione abusiva saranno salvati dalla nuova norma sul processo breve.
Ascolta l'intervista a Luca Ramacci ( giudizio sulla norma, effetti sui processi)
Ascolta la seconda parte( diffusione fenomeno abusivismo, caratteristica degli imputati, prestanome)