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8 ottobre, studenti in più di 50 piazze italiane
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di redazione

8 ottobre, studenti in più di 50 piazze italiane

8 OTTOBRE: LA PIATTAFORMA DELLA MOBILITAZIONE STUDENTESCA E L’ELENCO DELLE PIAZZE*
Siamo studenti e studentesse a cui hanno tolto la scuola e il futuro. Ci hanno lasciato le macerie della scuola pubblica Italiana e del paese, ma noi non ci rassegniamo . Abbiamo inaugurato l’autunno caldo degli studenti fin dal primo giorno di scuola, al suono della prima campanella, entrando nelle nostre scuole coi caschetti gialli da lavoro, simbolo di una scuola che crolla a pezzi ma che siamo pronti a ricostruire. Siamo andati avanti con flash mob e proteste a catena in tutta Italia. Con i nostri caschetti saremo in piazza l’8 ottobre, una giornata che la Gelmini non dimenticherà,: sono previsti cortei in più di 50 città, ma la  lista, soprattutto in questi ultimi giorni, è in continuo aumento.

SCARICA LA PIATTAFORMA

Aosta – Piazza Chnoux ore 9.00
Bolzano – P.zza Municipio ore 15.00 flash mob
Rovereto – P.zza loreto ore 15.30 flash mob
Treviso – P.zza stazione ore 8.00
Verona – Stazine Porta Nuova ore 8.30
Venezia – Stazione Santa Lucia ore 9.00
Vicenza – Piazzale stazione ore 9.00
Belluno – Piazza stazione ore 8.30
Padova – Piazzale delle erbe ore 9.00
Rovigo – partenza dalla stazione ore 8.00 per corteo a Padova
Milano – largo Cairoli ore 9.00
Brescia – Piazza Garibaldi ore 9.00
Como – volantinaggio
Bergamo – Stazione fs ore 9.00
Torino – Piazza Alberello ore 9.00
Reggio Emilia – davanti Ludovico Ariosto ore 8.30
Modena – Piazza S. Agostino ore 9.00
Bologna – Piazza XX settembre ore 9.30
Ravenna – P.zza del Popolo ore 9.00
Forlì – Piazzale della Vittoria ore 8.00
Parma – volantinaggio davanti tutte le scuole
Imola – partenza ore 8.00 per Bologna
Ferrara – Piazza Trento e Trieste ore 9.00
San Benedetto del Tronto (Ap) – partenza Liceo scientifico ore 9.00
Fano – volantinaggio al Campus 7.20
Pesaro – partenza Campus ore 8.00
Urbino – gazebo in piazza
Ancona – da definire
Perugia – Piazza IV Novembre ore 9.00
Terni – volantinaggio in piazza
Roma – Piramide (fermata metro B) ore 9.00
Sora (Frosinone) – stazione ferroviaria ore 8.00
Rieti – P.zza Cavour ore 9.00
Grosseto – P.zza San francesco ore 8.00
Firenze – P.zza San Marco ore 9.00
Carrara – Piazza Vittorio veneto (vicino allo stadio) ore 8.30
Lucca – Sit-in via Beccaria ore 9.00
Potenza – Piazzale Istria (stazione S. Maria)
Siniscola (Nu) – Via Pietro Micca ore 8.30
Barletta- liceo scientifico C. Cafiero, via Dante Alighieri 1 ore 8.30
Trinitapoli- istituto staffa
Trani- volantinaggi davanti alle scuole
Maglie- liceo pedagogico Via Montregrappa ore 9.00
Margherita di savoia- liceo scientifico
Palermo – Piazza Politeama ore 9.00
Caltanissetta – Via Nino Martoglio (liceo scientifico Volta) ore 9.00
Vittoria (Rg) – piazza stazione (fine villa comunale) ore 8.30
Rosolini (Sr) – piazzale liceo scientifico (fine piazza Giovanni Paolo II) ore 9.00
Lentini (Sr) – piazzale del Polivalente ore 9.30
Catania – P.zza Roma ore 9.00
Messina – P.zza Antonello ore 9.00
Agrigento – liceo classico ore 9.00  

*www.retedeglistudenti.it

L’8 ottobre gli studenti bloccheranno l’Italia, sono previsti cortei in più di 50 città ma la lista continua ad aumentare. I caschetti gialli invaderanno le piazze, è questo il simbolo che abbiamo scelto per un autunno caldo di protesta e proposta che non darà né respiro né alibi a questo ministro e a questo governo. Ci hanno lasciato le macerie della scuola e dell’università pubblica Italiana. La finta riforma della secondaria, che altro non è che un modo per rientrare nei tagli della 133, ha letteralmente distrutto la scuola pubblica, riducendola ai minimi storici, e eliminando qualsiasi possibilità di futuro per noi studenti. Ci dicono che non ci sono soldi per la scuola pubblica, che in un periodo di crisi bisogna tagliare tutto il possibile, a partire dalle nostre scuole e dalle nostre vite; ma tagliare sull’istruzione è una scelta ben precisa: vogliono un popolo di ignoranti. L’Italia spende ben 46 miliardi per le spese militari, 3 miliardi e mezzo per le grandi opere e 120 milioni per le scuole paritarie. Ci chiediamo, perché non tagliare su questi settori? È più importante possedere 131 cacciabombardieri o dei giovani consapevoli? È più importante avere un ponte che collega un’Italia a pezzi o impiegare quel cemento per rimettere in piedi gli edifici scolastici in condizioni fatiscenti? È più importante avere delle scuole private riccamente finanziate, o delle scuole pubbliche, in cui tutti possono e devono andare, che acquisiscano di nuovo la loro funzione di emancipazione sociale?
Noi le risposte a queste domande le conosciamo bene, e le grideremo nelle nostre piazze l’8 ottobre; come noi, le conoscono tutte quelle persone che difendono la scuola pubblica italiana, a partire dai docenti, fino ai genitori, ai collaboratori scolastici, che saranno al nostro fianco l’8 ottobre e per tutto questo lungo autunno caldo, che non darà tregua alla Gelmini e al suo Governo. 
Sofia Sabatino, portavoce nazionale Rete degli Studenti medi

 


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