di Luciano Violante
da L'Unita'
Il congresso di Forza Italia ha tra le sue principali finalitĂ la propaganda elettorale. Tantâ??è che i diretti concorrenti, Fini e Follini, hanno deciso di non andarci. Ma poichĂŠ FI è il maggior partito italiano ed è anche il partito del presidente del Consiglio, sarebbe utile al Paese che i delegati e i ministri fornissero agli elettori qualche spiegazione su alcune vicende parlamentari che documentano la crisi del centrodestra.
1) Il governo si oppone allâ??approvazione di due provvedimenti di straordinaria importanza civile e sociale: norme in favore delle vittime del terrorismo e
Fondo di sostegno per gli anziani non autosufficienti.
2) Il disegno di legge sullâ??ordinamento giudiziario è privo di copertura finanziaria (Dati del Servizio Bilancio della Camera dei Deputati).
3) Il governo ha elevato il limite di velocitĂ a 150 km/h e ha impedito il divieto di pubblicitĂ per i superalcolici.
PoichĂŠ moltissimi incidenti che coinvolgono giovani avvengono a causa dell'ubriachezza da superalcolici e per l'eccesso di velocitĂ , non sarebbe meglio cambiare idea?
4) Il Servizio Studi della Camera, insieme ad altri centri nazionali di ricerca, informa che a) soltanto il 19% delle opere pubbliche preventivate è in fase di affidamento dei lavori; di questo 19% solo il 40% può essere considerato cantierabile. In ogni caso per finanziare tutte le opere promesse mancano 144 miliardi di euro, pari a circa 280.000 miliardi di lire, pari a circa 100 finanziarie.
5) La maggioranza ha approvato un emendamento della Lega al pdl sul divieto della tortura che richiede che per la punizione siano necessarie la ripetizione delle violenze e delle minacce. Una lunga scarica elettrica non costituirebbe tortura.
6) La Camera ha approvato un pdl dell'opposizione che riduce la tassazione del TFR dal 23% al 18%; ma la maggioranza ostacola al Senato l'approvazione definitiva di questa proposta che restituirebbe ai lavoratori una parte cospicua della loro liquidazione.
7) Il Governo è partito lancia in resta per dividere il sindacato proponendo di abolire l'art.18 dello Statuto dei lavoratori e di ridurre i contributi per i nuovi assunti; ma ha solo fatto perdere ai lavoratori e alle imprese migliaia di ore di salario e di produzione.
8) Non c'è traccia in Parlamento delle proposte attuative del cosiddetto patto per l'Italia.
9) La criminalità è aumentata, le città sono meno sicure; ma la maggioranza dice ai cittadini: armatevi e difendetevi da soli.
Su molte questioni il governo, dopo aver dichiarato che le sue proposte erano inemendabili e che la maggioranza era coesa, è stato costretto a fare marcia indietro. Per altri problemi ha deciso di adottare la tattica del rinvio, dalle pensioni alla devolution, alla riduzione delle tasse; ma si tratta di nodi che verranno presto al pettine. Il ministro Tremonti avrebbe dichiarato in una riunione ristretta della maggioranza che il buco del bilancio dello Stato è salito a 7 miliardi di euro; circa 14mila miliardi di lire, una sorta di legge finanziaria. La notizia non è stata smentita. Come pensa il governo di tagliare le tasse e, insieme, di coprire questo buco?
Le incertezze, le superficialità , le divisioni e la mancanza di guida politica hanno portato la maggioranza a sconfitte clamorose. Pur avendo 87 voti di vantaggio sul centrosinistra, il governo è stato sinora battuto in Aula, solo alla Camera, ben 47 volte; solo da gennaio ben 10 volte, una ogni quindici giorni, segno di una crisi profonda e crescente. Senza contare i casi di correzione profonda dei testi della maggioranza, prima dichiarati inemendabili. Ultimo caso ieri, quando con l'approvazione di un emendamento Ds, abbiamo guadagnato il superamento del precariato scolastico a partire dal 2005 e, finalmente, un piano pluriennale di assunzioni nella scuola.
Nonostante la schiacciante maggioranza il governo ha chiesto la fiducia 12 volte alla Camera e 7 volte al Senato: in molti casi non era iniziata la discussione degli articoli, segno che la fiducia non era messa per contrastare l'ostruzionismo dell'opposizione, ma per prevenire i dissensi della maggioranza.
Si tratta di questioni certe, non opinabili. � difficile che il Governo riesca a superare la sua crisi se non è capace di dare risposte convincenti: questi problemi riguardano non solo l'opposizione, ma tutti i cittadini e, prima di tutti, quelli che nel 2001 prestarono la loro fiducia al centrodestra.