di Elisabetta Viozzi
Non hanno alcun diritto: niente ferie, niente malattia, nessuna sicurezza sul lavoro, ore e ore sotto il sole o le intemperie per un salario ridicolo. Scelti come bestiame da un caporale per fare la giornata. Il diritto di sciopero, chiaramente, è solo l’ultimo dei diritti negati. Ma i lavoratori in nero campani oggi se lo prendono.
...scioperano lungo le rotonde stradali dove, ogni mattina, si radunano per accettare lavori in nero e vengono prelevati dai 'caporali'. In almeno una quindicina di rotonde in tutta la regione dalle 5 del mattino, lavoratori irregolari dell'edilizia come dell'agricoltura sosteranno cartelli con la scritta "Oggi non lavoro a meno di 50 euro". Una protesta contro lo sfruttamento e per la regolarizzazione. L'iniziativa è lanciata dal Movimento dei migranti e dei rifugiati di Caserta, con il supporto delle reti antirazziste in tutta la regione. Sabato, poi, si terrà una manifestazione nazionale contro il razzismo, lo sfruttamento e la camorra, a Castelvolturno, luogo simbolo della lotta dei migranti, dopo la strage di camorra che massacrò 6 giovani africani. Per dire basta allo sfruttamento ma non solo. Anche per protestare contro una legge che caccia chi perde il lavoro e che rende il permesso di soggiorno un sogno quasi impossibile. Lasciando il lavoro nero come unica opzione.
Ascolta l'intervista a Mimma D’Amico, del coordinamento antirazzista