di redazione
Manca ormai una settimana all'appuntamento con lo sciopero dei migranti, programmato per il 1°marzo 2010, una giornata di cui si discute da qualche mese, partita dalla Francia e accolta in casa nostra. Come succede sempre più spesso negli ultumi tempi la mobilitazione ha utilizzzato la rete per diventare capillare ed estendersi a tutta la penisola, dal nord al sud. Una mobilitazione che vuol essere un grido contro il razzismo, quello sancito da leggi dello stato e quello quotidiano, fatto di aggressioni fisiche, verbali, psicologiche. Una giornata che qualcuno già definisce straordinaria, per i possibili effetti, le ricadute, il coinvolgimento. Non si tratterà di uno sciopero etnico, sottolineano i promotori della mobilitazione in rete, si tratta di un appuntamento che coinvolge tutti, in particolar modo tutti coloro che si sentono vicini e sensibili alle problematiche che un migrante vive nel nostro paese. “Una giornata senza di noi” l'hanno definita così, e l'idea è stata ripresa anche da Spagna e Grecia, luoghi di relativa nuova immigrazione e dove, per l'appunto i diritti dei migranti stentano ad essere tutelati. In tanti hanno già dato la loro adesione attraverso facebook o alla pagina del sito http://www.primomarzo2010.it/.
Colore della giornata, il giallo, simbolo di rinascita, così anche chi non potrà lasciare il lavoro per un'intera giornata aderirà simbolicamente indossando quacosa di giallo.
Tutte le info su http://www.primomarzo2010.it/