Negli ultimi giorni, con lâ??approssimarsi della visita di Bush, i giornalisti sul libro â?? paga del Cavaliere e quelli che vorrebbero entrarci , si sono sbracciati a sostenere che gli italiani sarebbero felloni irriconoscenti se non dovessero accogliere Bush con i dovuti riguardi perché gli USA liberarono lâ?? Europa dal nazi-fascismo e il Pacifico dal " pericolo giallo " . Tutto vero. Vero anche che a Roma e nelle altre città italiane si riprese a mangiare poche ore dopo lâ??ingresso dei primi marines. Vero che fu grazie a loro se venne ripristinato il gioco democratico sulla scorta dei partiti che avevano dato vita alla Resistenza : la DC, il PCI, i socialisti del PSIUP, il PRI, il PLI, Giustizia e Libertà. Vero anche che Roosevelt per trascinare nel conflitto unâ??America riluttante fece infliggere al suo Paese lâ??onta di Pearl Harbur, la scintilla che portò migliaia di giovani americani ad arruolarsi e a combattere in Asia e in Europa. Fu unâ?? epopea di guerra che nemmeno altri 10.000 film riusciranno a descrivere compiutamente. Ma Bush non è Roosevelt. Bush è il texano spaccone che durante il conflitto del Vietnam fece lâ??imboscato e non per riaffermare la sua opposizione ad una " sporca guerra " , ma più semplicemente per codardia. Bush è il Presidente che ha portato lâ?? America a combattere in Irak per il petrolio e per stabilire in quello scacchiere così delicato una pedina amica, visto che lâ?? Arabia Saudita non è più così amica degli USA. I cultori in pantofole della " real politik " sorrideranno, ma Bush è responsabile delle migliaia di morti fra i civili irakeni e del fatto che oggi anche lâ??arabo più mite e democratico è disposto a farsi saltare in aria su un vagone della metropolitana di New York, di Roma o di Milano. E non possiamo dimenticare che il padre di " W " era in affari nel settore dellâ??edilizia con la famiglia di Bin Laden, come pure non dimentichiamo che lâ??unico aereo decollato da una pista americana allâ??indomani dellâ?? 11 Settembre fu quello che trasportava in luoghi più sicuri alcuni parenti stretti di Bin Laden, un pazzo ridicolo da barzelletta, imbottito di petro â?? dollari. Lâ?? America che salvò lâ?? Europa e lâ?? Asia durante la Seconda Guerra Mondiale non appartiene a Bush che nella lunga lista di Presidenti USA è un nano incompetente, secondo solo a suo padre. Un tizio venuto dal nulla dal punto di vista culturale che riesce a confondere il Corno dâ??Africa con il Corno Dâ?? Oro. Il nostro ineffabile Ministro degli Affari interni si è stracciato le vesti ed ha avvertito: " Minacce gravi per la visita di Bush ". Si preoccupi con le forze di cui dispone di bloccare qualche islamico pazzo, gli Italiani non muoveranno un dito contro lâ??illustre ospite che, massimo , si beccherà qualche italica pernacchia, molto offensiva ma innocua dal punto di vista dellâ??incolumità. A nessun Presidente americano giunto in Italia è mai capitato qualche deplorevole incidente per colpa degli Italiani. A John Kennedy , Napoli tributò un bagno di folla che ancora oggi è scolpito nella memoria di tutti. Venne persino ritrovata e riconsegnata al legittimo proprietario una pistola che uno scugnizzo in vena di zingarata aveva sfilato ad un agente della scorta presidenziale. Anche Eisenauer non corse rischi, sui muri di Roma apparì soltanto una scritta che diceva : " ICHE, MORTACCI TUA ! ". Chi ideò quella scritta aveva ben presente il ruolo dellâ??America nella guerra al nazi â?? fascismo ma non poteva dimenticare che quellâ??uomo era comunque il 1° rappresentante di un Paese a capitalismo selvaggio e neo-colonialista. A Bush non capiterà certo di più e poi quali rischi potrebbe correre con il Cavaliere al suo fianco ? Non ci sono nemmeno gli scugnizzi in vena di zingarate e comunque câ??è lì pronto ad offrire il petto il " soldato Silvio ".